A.B.
5 settembre 2014
Buggerru: Pigliaru alla commemorazione dei minatori
«Regione impegnata a costruire un nuovo sviluppo», ha dichiarato ieri il presidente della Regione Autonoma della Sardegna, durante la commemorazione dell’eccidio del 1904

CAGLIARI - «Il tempo delle parole è terminato il 17 febbraio, adesso siamo impegnati a costruire le basi per la ripresa e lo sviluppo della Sardegna». Così il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru ha aperto il suo intervento a Buggerru, giovedì, in occasione delle celebrazioni per commemorare l'eccidio avvenuto 110 anni fa, con la deposizione di una corona di fiori della Regione Sardegna alla memoria dei minatori uccisi in quella tragica giornata. Pigliaru ha parlato nella piazza dedicata alle vittime dell’eccidio, davanti al segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso, ad una folta delegazione degli operai di “Alcoa” e di “Eurallumina” ed un pubblico numerosissimo.
«Per il lavoro stiamo facendo tutto quello che si deve fare», ha detto il presidente della Regione. «L'occupazione la creano le imprese e noi, da parte nostra, lavoriamo per creare un ambiente favorevole alla loro nascita e al loro sviluppo, tagliando la burocrazia e semplificando la macchina regionale: stiamo procedendo esattamente così. La Sardegna ha bisogno di investimenti seri che arrivino dall’esterno e gli investitori, da parte loro, hanno bisogno di garanzie. Noi restituiamo alla Sardegna credibilità dopo questi anni di cattivo governo. La presidenza è sempre a quei tavoli, con la nostra presenza forniamo garanzie a importanti investitori esterni contro la cattiva burocrazia, che li farebbe scappare. Quella cattiva burocrazia di cui il porto di Buggerru è un emblema. Non è un discorso astratto, tutt’altro. È il modo che abbiamo utilizzato per far arrivare ad Olbia, per l’ex “San Raffaele”, un miliardo e 200milioni di investimenti esteri in una prospettiva di oltre un migliaio di posti di lavoro, è il modo che stiamo utilizzando per salvare i posti di lavoro di Alcoa, che se non fosse stato per la nostra iniziativa sarebbe stata una partita già persa».
«In una crisi come questa, oltre a quanto possono fare le imprese private, è necessario anche l’intervento pubblico - ha proseguito Francesco Pigliaru - Il nostro impegno quotidiano è quello di creare spazio per gli investimenti, avendo il coraggio di fare delle scelte. La conquista delle nuove regole sul patto di stabilità, con la cancellazione dell’assurdo vincolo del limite di spesa, va in questa direzione. E una delle scelte riguarda gli investimenti sull’edilizia scolastica, che significano dare ai nostri ragazzi l’opportunità di frequentare scuole moderne e sicure, e nello stesso tempo creare lavoro per le imprese. Nelle prossime settimane affronteremo con le parti sociali il discorso sulla Finanziaria 2015 – ha aggiunto - per capire come intervenire al meglio, con investimenti e politiche di sostegno che garantiscano di far fronte alle emergenze sociali». Spazio, nell’intervento, ai temi della disoccupazione, partendo da quella giovanile e dal programma “Garanzia Giovani”: «con la presa in carico dei ragazzi che accedono al programma, lo studio delle soluzioni di formazione e della ricerca di opportunità professionali più adatte al profilo di ognuno, la concepiamo come un modello - ha concluso il presidente - L’impegno è quello di mettere la Regione in grado di prendersi carico dei disoccupati di tutte le età, uno ad uno, seguendoli con percorsi individuali. Investire sulle persone significa dare pari opportunità a tutti, quelle stesse pari opportunità che vogliamo dare a tutti i territori».
Nella foto: il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru
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