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S.I. 10 novembre 2014
«Cimitero ecomostro di Quartu: bugie hanno gambe corte»
Ecomostro al cimitero, i Riformatori attaccano l’assessore Sarritzu: bugie e mistificazioni hanno le gambe cortissime. La colpa dello scempio è soltanto dell’assessore che ha voluto quel progetto e non ha ascoltato nessuno
«Cimitero ecomostro di Quartu: bugie hanno gambe corte»

QUARTU - «L’assessore Luisella Sarritzu dovrebbe occuparsi con più impegno delle questioni che attengono al suo assessorato, come ad esempio l’ecomostro del cimitero di Quartu, anziché lasciarsi andare ad accuse gratuite mistificando la realtà. La responsabilità di quello che è accaduto al cimitero di Quartu è interamente dell’assessore Sarritzu che ha fatto di testa sua e non ha ascoltato nessuna delle proposte migliorative fatte da tanti, non solo dai Riformatori» Lo dicono la coordinatrice dei Riformatori di Quartu, Elena Secci, e il capogruppo del partito in Consiglio comunale Ignazio Schirru.

«Le bugie hanno le gambe corte – dicono i due esponenti dei Riformatori – quelle della Sarritzu decisamente cortissime: è stata la Sarritzu ad approvare il progetto definitivo del cimitero che ha portato allo scempio. Nel 2013 quando i Riformatori erano ancora nell’esecutivo sperando che la gestione del Comune e degli assessorati cambiasse, la Giunta aveva approvato un progetto preliminare fidandosi dell’assessore Sarritzu. Una fiducia mal riposta, come dimostrano i fatti. Anche perché è davvero ridicolo che l'assessore ora si debba rivolgere a un tecnico per capire come rimediare: non ci poteva pensare prima? Lei cosa ci sta a fare».

«Abbiamo denunciato l’ecomostro – spiegano Secci e Schirru - quando abbiamo visto con i nostri occhi insieme a migliaia di cittadini cosa si stava realizzando materialmente in cimitero: eravamo lì ad onorare i miei cari e abbiamo sentito il dovere e l'urgenza di informare il sindaco ed la Giunta quanto stesse accadendo. Il paradosso è che l’assessore Sarritzu, responsabile degli uffici e competente in materia, colei che aveva il compito di vigilare su tutte le attività dell'assessorato ed in particolare sui progetti e sull'esecuzione dei lavori più importanti, accusi altri dei suoi errori. Ma ci chiediamo: in questi mesi chi ha vigilato sulla realizzabilità dei progetti e sull'andamento dei lavori? Cosa ha fatto l'assessore e cosa farà per evitare che si completi questo "scempio?»

«Chiediamo all'assessore – proseguono la coordinatrice e il capogruppo dei Riformatori - di riferire pubblicamente ai cittadini sulle cose fatte da lei per vigilare sulla realizzabilità e sull'andamento dei lavori in cimitero e su cosa farà per evitare che si completi lo "scempio" da lei stessa voluto». All'assessore Sarritzu, concludono Elena Secci e Ignazio Schirru, «consigliamo di mettersi a lavorare anziché provare , senza riuscirci, ad accusare altri di colpe che sono soltanto sue. La fallimentare esperienza del sindaco Contini e dell’assessore Sarritzu è fortunatamente destinata a chiudersi: noi lavoriamo perché non si ripeta mai più».

Nella foto il cimitero di Quartu



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