S.I.
13 novembre 2014
«Province ancora doppio gioco del centrosinistra»
«Giunta e maggioranza continuano a tenere in vita artificialmente gli enti commissariati, divenuti ormai una ‘dependance’ della coalizione di governo», dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni

CAGLIARI - «Sull’abolizione delle Province, il presidente Pigliaru e la sua maggioranza continuano a fare il doppio gioco: da un lato, il leader del centrosinistra non perde occasione per manifestare la sua volontà di sopprimere gli enti intermedi così come deciso dai sardi con i referendum del 2012 (pur senza, tuttavia, far seguire alcun atto concreto alle dichiarazioni di intenti); dall’altro, Giunta e maggioranza continuano a tenere in vita artificialmente gli enti commissariati, divenuti ormai una ‘dependance’ della coalizione di governo», dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni.
«Così, il centrosinistra, per prorogare i commissariamenti e riservarsi eventualmente una nuova spartizione delle poltrone, è riuscito a inventarsi una norma palesemente intrusa, inserita di soppiatto nel disegno di legge sull’organizzazione della macchina amministrativa regionale durante l’esame in commissione e portata in Aula in tutta fretta per non dare troppo nell’occhio al cospetto di un’opinione pubblica il cui orientamento è stato già espresso in modo inequivocabile”, prosegue Dedoni. “Faremo tutto quanto in nostro potere affinché non passi la norma con cui si vuole prorogare il regime commissariale: le Province devono essere abrogate, non si può continuare a portare avanti un ‘accanimento terapeutico’ contro il volere dei cittadini».
«Quale sia il suo orientamento, però, il centrosinistra lo ha ribadito anche con la ‘finta riforma’ della sanità approvata stamani: commissariare tutto il commissariabile e, laddove le leggi non lo consentono, inventarsene di nuove», conclude il capogruppo. «Così, insieme alle Asl di cui già si è parlato abbondantemente, finirà commissariato anche l’Istituto Zooprofilattico, perché la fame è tanta e le poltrone non bastano mai. In un contesto simile, è difficile immaginare che, al di là delle parole del Presidente, ci possa essere davvero la volontà di fare qualcosa di democratico e cancellare una volta per tutte le Province così come hanno deciso gli elettori».
|