Le prime dichiarazioni dei sindacati Rsa Filt Cgil Meridiana nell´ultimo giorno utile per l´accettazione degli esodi volontari
OLBIA - «Sono circa 280 i lavoratori che hanno scelto di aderire al programma di "non opposizione" alla mobilità, un numero inferiore ai 400-500 pronosticati. Le conciliazioni volontarie sottoscritte risulterebbero essere circa 280, inferiore al numero annunciato a mezzo stampa forse con troppa enfasi. Numeri azzardati, forse anche dolosamente gonfiati, come se si volesse cercare a priori la legittimità per una nuova procedura di licenziamento collettivo».
Le prime dichiarazioni dei sindacati Rsa Filt Cgil Meridiana nell'ultimo giorno utile per l'accettazione degli esodi volontari [
LEGGI]. «Mentre i termini per l'adesione erano ancora aperti, Meridiana si è affrettata ad annunciare l'apertura di una nuova procedura di mobilità, con l'evidente intento di indurre un numero di lavoratori più alto possibile ad aderire a questo programma, e senza nemmeno attendere l'apertura del tavolo di confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico» lamentano le organizzazione dei lavoratori.
«E' la conferma - proseguono - che questo accordo non risolve i problemi di Meridiana. E' la conferma della congenita allergia di Meridiana al rispetto degli accordi e delle Istituzioni. L'accordo siglato il 27 novembre è stato sbandierato dai media nazionali come la "soluzione" della vertenza Meridiana. In realtà è servito solo a mettere una "toppa" ad una procedura illegittima, senza fondamento e dai numeri irragionevoli, e non risolve le cause che hanno portato Meridiana in questa situazione». E concludono: «la soluzione invece passa necessariamente per un accordo globale e complessivo, un accordo che guardi al futuro e che contempli il rilancio industriale di un vettore importante come Meridiana. Piano industriale, difesa dell'occupazione, rinuncia alle esternalizzazioni e unificazione dei due vettori: solo un accordo che contenga questi punti irrinunciabili può condurre Meridiana alla salvezza».