A.B.
9 febbraio 2015
San Valentino, tra cuore e mente: seminario ad Alghero
L´Auditorium del Convento di San Francesco, ospiterà il convegno intitolato L´uomo moderno alla ricerca della felicità

ALGHERO - L’amore e la passionalità esplorati da diversi punti di vista delle discipline scientifiche ed umanistiche che hanno affrontato il tema. In particolare, i disordini esistenziali amorosi che turbano l'animo e la felicità dell'uomo e della donna moderni, saranno al centro del Seminario Invernale “Iurs-Istituto Universitario di Ricerca Scientifica Santa Rita”, che si svolgerà ad Alghero, sabato 14 febbraio, nell'Auditorium del Convento di San Francesco, in occasione del giorno dedicato a San Valentino, patrono degli innamorati. Di amore e passione non parlano soltanto poesie e canzoni che fanno da colonna sonora alla vita, ma anche freddi report scientifici che, nel corso del convegno, tenteranno di fare un punto su ciò che accade nella mente, nel cervello, nel cuore e nel corpo in balìa delle tempeste sentimentali che segnano nel bene e nel male la vita di ognuno.
L’apertura dei lavori vedrà il saluto del Patriarca Assiro Caldeo Monsignor Leopoldo Mancini, presidente onorario e guida spirituale della Iurs. “Riusciremo anche nella vita sentimentale a sviluppare una capacità di gestione degli “affari amorosi” come accade per gli altri business dove in molti hanno sviluppato capacità eccezionali che hanno contribuito a creare grandi ricchezze private e pubbliche?” E’ la domanda a cui tenterà di rispondere Vincenzo Valenzi, direttore del Dipartimento di Medicina Integrata Iurs. Dell'“Amore stupefacente” discuterà Loretta Cardoni, esperta in comunicazione, che ha studiato le influenze degli stupefacenti sulla passionalità, in particolare negli incontri occasionali del fine-settimana, quando tanti giovani cercano emozioni proibite aiutandosi con artifizi pericolosi, che tentano di ricreare l'ebrezza perduta delle antiche feste dionisiache.
“Una vita nei rotocalchi tra modelle e handicap: le mille facce dell'amore” è il titolo dell’intervento che terrà Massimo Balletti, giornalista e comunicatore di lungo corso, creatore negli ultimi cinquant’anni di decine di riviste di successo con al centro l'amore, l'eros, i gossip in tutte le situazioni. Fra queste, l’esperienza di “Vincere” e del protagonista diversamente abile al quale dedicò una speciale attenzionei una decina di anni fa. Di “Arte e l'Amore tra creatività e conflitto interiore: alla ricerca di nuove sintesi” tratterà Giorgio Cegna, editore, direttore dell'Accademia Belle Arti di Roma, rettore della “Pusa Univeristy”. Cegna cercherà di mettere in luce il ruolo decisivo delle emozioni nella vita e nelle espressioni creative dell’artista ed illustrerà le applicazioni dell'Arteterapia, che va imponendosi come uno strumento di grande efficacia per sciogliere i nodi delle nevrosi che attanagliano le forze interne all'uomo ed alla donna moderni.
Dopo questa prima fase “leggera” del seminario, si passerà agli aspetti più propriamente scientifici del tema, con l'intervento via Skype, dal Corso di Psicocatalisi di Mosca, da parte del direttore Andrey Ermoshin. Una relazione che comincia a entrare nella cura delle nevrosi con “La psicoterapia nel trauma psichico e fisico, l'esperienza della Psicocatalisi”. Di “Placebo and Emotions, in Phisiopatology and Therapy” parlerà da Kiev , ancora via Skype, Vadym Berezvosky, direttore del Dipartimento di Patofisiologia dell'Istituto di Fisiologia Accademia delle Scienze dell'Ucraina. Il tema è di quelli forti in generale (il ruolo del placebo è sterminato ed attinge alle profondità delle forze in campo nella vita e nella lotta per sopravvivere anche contro le grandi malattie con cui viene confrontato quando si introducono nuovi farmaci e terapie varie). D'altronde, è ben noto il ruolo importante delle emozioni non solo nella psicosomatica classica dell'apparato digerente superiore ed inferiore (dalla gastritella al colon irritabile), ma anche nelle gravi malattie degenerative e probabilmente anche in quelle neurodegenerative, come pare emergere dai recenti studi sardi di cui si è parlato a lungo nel seminario estivo sull'Isteria e la moderna conversione organica verso la temibile patologia dementigena.
I dettagli della “Neurofisiologia dell'esperienza amorosa tra gioia e angoscia” saranno eviscerati in una rassegna della letteratura scientifica sul tema da Marinella D'Onofrio, neuropsichiatra di Sassari. Una rassegna storica “Dalla Psicoanalisi freudiana alla Psiconeuroanalisi: cento anni di esperienze nel trattamento delle nevrosi, delle malattie psicosomatiche e delle demenze”, sarà presentata da Massimo Lai, medico di Olbia e studioso di Psiconeuroanalisi. Non mancherà il contributo del creatore della nuova disciplina psiconeuroanalitica Giuseppe Dore, neurologo di Ittiri, che interverrà con una relazione su “Amore Natura e Cervello. Psiconeuroanalisi della coscienza umana”. Il lavoro del neurologo è da tempo al centro di una discussione internazionale sulle sue tesi che esplorano a 360gradi le possibilità di creare nuove associazioni di pensiero tra le grandi tradizioni psicoanalitiche e la più aggiornata neurologia, tra la logica e la matematica applicata alla riabilitazione del neurone e del cervello che va indebolendosi nella sua capacità olistica di funzionamento superiore, come accade nelle patologie dementigene. Le conclusioni del seminario, dedicate al Metodo nelle varie discipline che si inoltrano nel campo scivoloso della mente, della coscienza, del cervello e quindi delle emozioni, saranno affidate a Cosimo Loré, medico legale criminologo dell'Università di Siena.
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