La manifestazione è stata organizzata dalla Polisportiva Sottorete con il presidente Stefano Ogno e il team del SummerBeach, con uno strascico di polemiche su eventi e ubicazione che ha mandato in tilt la stessa Maggioranza cittadina
ALGHERO - Si è chiusa la seconda edizione del Summer Family Festival e dell’Alguer Lido Fest ha chiuso i battenti con un bilancio positivo. Per sette giorni, dal 18 al 24 agosto, il Lungomare Barcellona e il Lido San Giovanni si sono trasformati in un palcoscenico diffuso: spettacoli, sport, musica, artigianato, enogastronomia. La manifestazione è stata organizzata dalla Polisportiva Sottorete con il presidente Stefano Ogno e il team del SummerBeach. Alcuni eventi – come lo spettacolo di magia e la Color Fest – si sono svolti all’interno del Summer Beach Village. Altri appuntamenti, insieme alla parte fieristica, hanno trovato spazio sul Lungomare Barcellona, creando un continuum tra spiaggia e città. Manifestazione che ha creato un polverone di polemiche in città e ha mandato in tilt la Maggioranza cittadina [
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«È stata una grande soddisfazione – racconta Ogno –. La mission del SummerBeach è sempre stata l’inclusività, utilizzando come veicolo di promozione lo sport, e grazie all’amore per la nostra città sono 21 edizioni che cerchiamo di dare un’alternativa sana e alla portata di tutti: bambini, giovani e meno giovani». «Abbiamo voluto osare un po’ di più – continua Ogno – e siamo riusciti a creare un evento completo di tutto: spettacoli di magia e teatrali, la festa dei colori, la gara dei castelli di sabbia, baby dance, musica per adolescenti e tanto buon cibo locale e nazionale». L’organizzazione parla di numeri importanti, con migliaia di presenze complessive e un grande riscontro anche online. «Siamo soddisfattissimi – commenta Fernando Desogus, organizzatore con il suo staff dell’Alguer Lido Fest –. Abbiamo avuto un’affluenza straordinaria, con tantissime famiglie e ragazzi che hanno partecipato con entusiasmo. Ci hanno scritto in tantissimi anche sui social, con messaggi e commenti che ci hanno riempito di gioia. Per noi è la conferma che l’impegno e la passione dei giovani possono dare risultati concreti e valorizzare il territorio».
Dietro le quinte, il lavoro non è stato leggero. «Un progetto molto complesso che richiede mesi di lavoro – spiega Ogno –. Ma grazie al dialogo con le amministrazioni e il vicinato stiamo trovando soluzioni per venire incontro alle esigenze di tutti». E rivendica il valore identitario del progetto: «Il SummerBeach, dopo 21 anni, è una festa identitaria della città. Non posso immaginare quello spazio vuoto tutta l’estate». Il festival ha beneficiato anche del patrocinio e del supporto del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero, che ne hanno riconosciuto il valore culturale, sociale e turistico. «Ci tengo a ringraziare l’amministrazione e in particolare l’ufficio delle politiche familiari che da subito hanno sostenuto e sposato la nostra iniziativa, capendo l’intento nobile del progetto e aiutandoci a trovare soluzioni sostenibili».