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Mariangela Pala 10 marzo 2015
Asinara: riprende la cattura di capre e cinghiali
Prosegue il programma di eradicazione avviato dal Parco Asinara per affrontare il problema della cattura delle specie invasive, gli ibridi di cinghiale e delle capre rinselvatichite presenti sull’isola
Asinara: riprende la cattura di capre e cinghiali

PORTO TORRES - Prosegue il programma di eradicazione avviato dal Parco per affrontare il problema delle specie invasive, che rappresentano una grave minaccia soprattutto per i sistemi insulari come l’Asinara. Mercoledì 25 febbraio si è tenuta una riunione operativa tra l’Ente Foreste della Sardegna e il Parco nazionale dell’Asinara per la ripresa delle attività di cattura degli ibridi di cinghiale e delle capre rinselvatichite, presenti sull’isola.

Si tratta di attività ormai imprescindibili ed improrogabili per la conservazione della biodiversità all’Asinara in quanto sono specie particolarmente devastanti per gli ecosistemi insulari, e causa di impatti diretti e indiretti attraverso il pascolo eccessivo, che si traduce spesso nel degrado degli ecosistemi e nella perdita di biodiversità. L’attività di cattura effettuata dall’Ente Foreste della Sardegna, nel 2014 ha portato all’eradicazione di circa 500 cinghiali e 190 capre, mentre nel programma attivato dal 2008 al 2012 erano state allontanate circa 3mila capre e 600 ibridi di cinghiali.

Tali specie hanno avuto ed hanno tutt’ora un forte impatto negativo sulle biocenosi: sia agendo selettivamente sulla composizione e sulla fisionomia della vegetazione e sia causando un forte depauperamento nelle popolazioni di alcune specie rare, contemplate nelle direttive dell’Unione Europea. Nel corso della riunione l’Ente Foreste ha presentato il proprio piano operativo, discendente dalle Linee Giuda già condivise, per le parti di competenza, con l’Efs, il Cfva, la Asl e l’Izs.

Il Piano è articolato in due annualità e si pone come obiettivo una riduzione non inferiore al 50% delle due specie in previsione della loro eradicazione dall’isola. Per la sua realizzazione, sulla base di una specifica convenzione con il Parco che definisce ruoli e competenze, l’Efs prevede l’impegno di personale esperto del Servizio territoriale di Sassari che curerà l’allestimento e la gestione delle strutture di catture e dei recinti di sosta degli animali.
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