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A.B.
25 marzo 2015
«Il sogno dei giovani è lavorare d´estate in campagna»
Se passasse la proposta del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, due giovani su tre sceglierebbero il mondo agricolo, spiega un sondaggio Coldiretti/Ixè

CAGLIARI - Più di due giovani italiani su tre (il 68percento) “sognano” di lavorare d’estate in campagna, partecipando alla raccolta della frutta o alla vendemmia piuttosto che alla mungitura ed alla tosatura delle pecore. E’ quanto emerge da un sondaggio “Coldiretti/Ixè” a commento delle dichiarazioni del ministro del Lavoro Giuliano Poletti. «Per gli studenti, lavorare nei campi significa, oltre che prendere contatto con il mondo del lavoro, anche fare - sottolinea Coldiretti Sardegna – un’esperienza diretta in simbiosi con la natura, i suoi prodotti e gli animali e con la vera cultura e identità della nostra isola. Un’esperienza che ha più di un aspetto positivo in un epoca in cui si hanno sempre meno possibilità, soprattutto per chi abita in città, di poter conoscere da vicino i processi della natura e il saper fare della campagna».
Dal primo giugno di ogni anno, i giovani lavoratori dai sedici ai venticinque anni, regolarmente iscritti ad un ciclo di studi possono essere remunerati con i voucher, i buoni lavoro che comprendono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali. «I voucher – spiega la Coldiretti - rappresentano uno strumento che offre interessanti opportunità di reddito e occupazione a categorie particolarmente deboli e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi, senza con ciò destrutturare il mercato del lavoro agricolo».
Per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, la Coldiretti ha varato la prima banca dati autorizzata dal Ministero del Lavoro “Jobincountry” di aziende agricole che assumono, alla quale potranno accedere i tanti giovani che sono interessati, perché amano la campagna o semplicemente per raggranellare un po’ di soldi, magari nella pausa scolastica. «Nel corso dell’estate 2014 - conclude la Coldiretti - sono stati oltre 150mila i giovani di età inferiore ai trentacinque anni che hanno trovato lavoro in agricoltura».
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