Il 16 e 17 maggio due giorni dedicati alla cultura. Apre parzialmente il Museo della Città. Occasione per un’anteprima dell’esposizione archeologica. Le immagini dalla conferenza stampa
ALGHERO - Un grande sforzo collettivo per una festa di tutta la città, per un’edizione ricca di Monumenti Aperti. I cittadini e i visitatori potranno visitare il 16 e 17 maggio, oltre ai 36 siti inseriti nel programma, anche una parte del Museo della Città, che per l’occasione apre temporaneamente e parzialmente per mostrare le grandi potenzialità che andranno ad impreziosire l’offerta culturale di Alghero. Nel corso della manifestazione sarà quindi possibile apprezzare un’anteprima dei reperti archeologici che andranno a costituire il Museo della Città.
Al termine dell’Expo la struttura ubicata nei locali dell’ex carceretto ospiterà la Mostra della Civiltà Nuragica, in onore dell’illustre studioso Giovanni Lilliu. «Alghero città della cultura – ha detto oggi nella presentazione il sindaco Mario Bruno – e nei momenti di crisi bisogna valorizzare la cultura. I nostri sforzi sono rivolti affinché lo sia tutto l’anno, non solo in questa splendida occasione che affascina cittadini, visitatori, volontari. Guardiamo avanti con grandi prospettive, in sinergia con la Fondazione Meta, con l’arrivo di un nuovo dirigente che si occuperà di programmazione, reperimento di risorse comunitarie, in un settore che ha una parte strategica nella cultura».
Per l’assessore alla Cultura Gabriella Esposito la grande collaborazione tra enti, associazioni, mondo della scuola, «è una ricchezza che rende speciale la manifestazione, frutto di impegno collettivo e segno di amore per la città. Abbiamo già avviato collaborazioni per rendere fruibili nuovi siti, come l’Aeroporto Militare, come le fortificazioni della seconda guerra mondiale e tanto altro ancora che presto metteremo a disposizione dei visitatori».
Nella foto: la presentazione di stamattina con il sindaco Mario Bruno, l’Assessore alla cultura Gabriella Esposito, il presidente della Fondazione Meta Pietro Alfonso e il comandante dell’Aeroporto Militare e il responsabile dell’Associazione Imago Mundi