S.I.
16 giugno 2015
Pantera o cani randagi: no cattura letale
Testimoni affermano però di averla vista, pattuglie di forestali e barracelli armati pare stiano battendo la zona per l´abbattimento della bestia feroce

SASSARI - Da diversi mesi circola la notizia della presenza di una pantera nelle campagne tra Bultei e Pattada. Pantera che avrebbe sbranato pecore, cani e altri animali della zona. L’istituto zoo-profilattico di Sassari, dopo avere eseguito delle analisi, afferma che gli attacchi al bestiame sono opera di cani randagi "pasticcioni". Testimoni affermano però di averla vista, pattuglie di forestali e barracelli armati pare stiano battendo la zona per l'abbattimento della bestia feroce.
«Che si tratti di una pantera fuggita da una gabbia o di cani affamati, invitiamo Forestale, asl ed enti preposti ad effettuare un’eventuale cattura non letale e non cruenta con gabbie od anestetici – dichiara Roberto Corona della Lav di Cagliari - destinando l'animale, a seconda della specie, nella struttura idonea per essere recuperato».
«Dopo il recente caso del leopardo fuggito da una struttura privata a Guspini, e recuperato con ampia mobilitazione di uomini e mezzi, ecco un'altro esempio di rapporto sbagliato uomo-animale: la detenzione in cattività' di specie esotiche, per giunta pericolose, e il problema irrisolto del randagismo in Sardegna. Cane o pantera, ci auguriamo che questa non diventi l'ennesima occasione in cui un animale non umano, a qualunque specie appartenga, paga con la vita colpe o negligenze dell'uomo»
Nella foto l'impronta della presunta pantera
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