M. P.
20 giugno 2015
Salvaguardia dei ruminanti, tavola rotonda all’Asinara
“Salvaguardia e gestione dei ruminati selvatici nelle aree protette del Mediterraneo” è il titolo della tavola rotonda che si dibatterà sabato 20 giugno sull’isola dell’Asinara su iniziativa FeMeSPRum

PORTO TORRES - “Salvaguardia e gestione dei ruminati selvatici nelle aree protette del Mediterraneo” è il titolo della tavola rotonda che si dibatterà, questa mattina, sabato 20 giugno, sull’isola dell’Asinara, in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale dell’Asinara, iniziativa compresa nell’ambito XXII Congresso della Federazione mediterranea di sanità e produzioni dei ruminanti (FeMeSPRum) che si è svolto a Sassari dal 17 al 19 di giugno presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria, nel quale studiosi di tutta l’area del Mediterraneo si ritroveranno a discutere di argomenti riguardanti la sanità e le produzioni dei ruminanti.
In tale occasione verranno, inoltre, affrontate tematiche inerenti le nuove tecnologie applicate alle produzioni, alla sanità e alla conservazione della biodiversità animale, con particolare attenzione rivolta al benessere degli animali in produzione e alla fauna selvatica. Inoltre sarà momento di confronto sulle patologie infettive e parassitarie emergenti nel bacino del Mediterraneo, e di studio sulle strategie da adottare per arginare la diffusione di queste. Il Convegno organizzato presso il borgo di Cala Reale si concluderà alle 14.30 con una visita al Parco.
Sugli argomenti suddetti sono state organizzate diverse tavole rotonde, dove sono intervenuti studiosi di provata fama, che ancora una volta faranno il punto sullo stato dell’arte e sulle strategia da adottare per migliorare la sanità e le produzioni dei ruminanti. La cerimonia inaugurale prevista per la giornata di mercoledì 17 giugno presso l’Aula Magna dell’Università centrale di Sassari, ha visto la presenza del sindaco Nicola Sanna, del rettore Massimo Carpinelli, e del Direttore di Dipartimento di medicina veterinaria, Eraldo Sanna Passino.
Il Congresso di grande importanza sia in relazione agli argomenti trattati che all’indubbio prestigio degli studiosi che vi partecipano, vede la collaborazione della Fondazione Banco di Sardegna, del Comune di Sassari e di diverse ditte farmaceutiche che, sensibili osservatori degli argomenti trattati, forniscono servizi al comparto zootecnico veterinario. Il Congresso, inoltre, è una opportunità per far conoscere la Sardegna e le sue peculiarità paesaggistiche, culturali e le sue diverse produzioni ai partecipanti. In quest’ ottica il Comitato organizzatore vuole promuovere l’esposizione e la degustazione, da parte dei partecipanti a questo evento, dei diversi prodotti tipici dell’isola. Tale promozione è organizzata all’interno delle attività conviviali previste durante il congresso, con la degustazione offerta dai diversi caseifici, salumifici e cantine dell’isola.
La FeMeSPRum, opera già dal 1988, anno della sua fondazione, con lo scopo di riunire tutti coloro che si dedicano alla ricerca o alla pratica relativa alla sanità e alla produzione dei ruminanti nell’area del Mediterraneo, di favorire incontri formativi e di discussione sull´argomento, seminari e convegni a cadenza da definire, di porre in opera tutti i mezzi idonei alla diffusione di ogni progresso ottenuto nello specifico settore favorendo la cooperazione fra Paesi Membri.
Al suo attivo 21 congressi ospitati da diversi paesi del bacino del Mediterraneo: il primo ad Alghero e poi a Salamanca, per coinvolgere altri paesi come Tunisi e Belgrado, Istambul e Cartagena e tanti altre località, riscuotendo sempre un notevole interesse sia da parte dei ricercatori sia dei tecnici che si occupano di produzioni e sanità dei ruminanti. Gli argomenti di studio trattati abitualmente e che verranno riproposti al Congresso di fine giugno includono aspetti relativi alla patologia medica, chirurgica, parassitarie, infettive e alimentari dei ruminati. Inoltre si affrontano per quanto riguarda le produzioni dei ruminanti argomenti relativi al miglioramento dell’attività, riproduttiva e produttiva, alla conservazione della biodiversità e valorizzazione dei loro prodotti.
L’evento, di notevole importanza, richiama un certo numero di partecipanti (fino ad ora un centinaio di iscrizioni) provenienti da diversi paesi dell’area Mediterranea (Spagna, Portogallo, Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Turchia, Slovenia Croazia) e da altre parti del Mondo (Brasile, Giappone, Uruguay).
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