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Gavino Canu 1 agosto 2015
L'opinione di Gavino Canu
Dialoghiamo su un reale e utile piano della viabilità urbana
<i>Dialoghiamo su un reale e utile piano della viabilità urbana</i>

La mobilità sostenibile è una scelta d'avanguardia che la maggior parte dei paesi Europei ha adottato da tempo. L'Italia timidamente e a macchia di leopardo sta viaggiando in questa direzione cercando di educare a spostamenti più consapevoli e che abbiano un minor impatto ambientale. Con difficoltà, ma da parte di alcune Amministrazioni anche tanto impegno, si iniziano ad intravedere città che cambiano il loro volto e al posto dello smog, l'assembramento di parcheggi, auto in doppia fila e via dicendo, compaiono piste ciclabili, rastrelliere, sensi unici eccetto bici. Su larga scala è ancora un miraggio, ma vale la pena tentare e lottare per garantire un futuro migliore ai nostri figli. La Fiab Onlus (che conta oltre 130 federazioni sparse in tutta la nazione) è nata per render sempre più credibile questo miraggio. Ha vinto tante battaglie, supporta ogni giorno numerose amministrazioni nel lavoro di riqualificazione della viabilità, educa con progetti nella scuola primaria alla sicurezza stradale e ad una ciclabilità responsabile, promuove e supporta lo sviluppo della Rete Ciclabile Nazionale ed è membro del European Cyclists’ Federation.

Tutta l'Europa sembra quindi invasa, per utilizzare le parole di un commentatore di Alguer.it, di “una specie particolare di esseri umani: i ciclisti” e che sarebbero rappresentativi del disagio mentale che pervade l'estate algherese. Non è intenzione di Fiab Alghero entrare in una diatriba a mezzo stampa con personaggi che per qualche riga di celebrità decidono di dare il loro dubbio contributo all'informazione cittadina, ma è doveroso dare qualche delucidazione sullo stato della mobilità ciclistica algherese così che i poco informati, non avvezzi alle due ruote, abbiano le idee chiare e i fan delle “auto sempre e comunque” non si sentano spalleggiati nel loro odio verso i concittadini che scelgono una viabilità meno inquinante. Posto che come Fiab abbiamo una specifica vocazione all'educazione per una ciclabilità responsabile e che coloro che usano le due ruote sono persone normali (tra le quali quindi annoveriamo gli educati e i maleducati così come per gli automobilisti) è fondamentale sottolineare la totale assenza di corsie preferenziali all'interno della viabilità cittadina. Se escludiamo le piste ciclabili lungo i Bastioni, il Lido, le Bombarde e Valverde, nel centro urbano le due ruote devono condividere la stessa carreggiata delle auto con centinaia di pericoli in più. Buche, tombini divelti, potature maldestre delle piante, spesso quindi è per la propria sicurezza, e per evitare le bestemmie degli automobilisti che da dietro suonano per poter superare il limite di velocità in centro urbano, che si sceglie il marciapiede o si attraversa nelle strisce. Forse chi raramente usa la bicicletta non ha mai provato l'ebrezza di un'auto che a velocità sostenuta supera sbraitando o peggio apre lo sportello senza guardare nello specchietto retrovisore. Ma questo capita quotidianamente a chi viaggia su due ruote.

Fiab Alghero aveva nutrito notevoli speranze sulla ciclabilità urbana per l’inizio di questa stagione estiva, ma ancora una volta ci ritroviamo a ricercare inutilmente i numerosi pezzi mancanti del puzzle. La ciclopista del Lido termina all’improvviso e in senso vietato in un pericolo incrocio senza alcuna segnaletica; il ponte di Fertilia, che doveva essere riaperto (stando agli annunci dell’Amministrazione) due mesi fa è chiuso e i ciclisti che stanno sulla ciclabile che parte da Viale Burruni devono attraversare (così come i pedoni) senza strisce con le macchine che impazzano a velocità sostenuta. Sulla ciclabile di Viale Burruni si potrebbe scrivere un trattato, ma per il momento ci chiediamo solo: come fanno tutti coloro che pedalano sulla Via Lido a sapere che esiste se non c’è alcun cartello che invita a girare in Via Liguria? E la ciclabile tracciata in Via Castelsardo che termina scolorita poco prima della rotonda, anche quella contro le auto? E’ troppo facile, in piena estate e con l’eccessivo caldo che respirate dentro le vostre auto, prendervela con chi vuole ancora poter sentire il vento sul viso o sudare bruciando calorie e non ossigeno. Quindi cari automobilisti facciamo un patto: dialoghiamo su un reale e utile piano della viabilità urbana e cerchiamo di supportare l’amministrazione Bruno affinchè per la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile le criticità sopra esposte siano risolte definitivamente!

Ps: Per quanto riguarda il “trailer” (carrellino che si attacca alle bici) è a norma e non è considerato un mezzo alieno in Olanda, Belgio, Germania, California e in tutti i Paesi dove la bici è un mezzo di trasporto quotidiano. Vi farà piacere sapere che i bambini all'interno del trailer sono legati con cinture e sono ben sicuri, ovviamente se gli automobilisti hanno un minimo di rispetto.

* presidente Fiab Alghero



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