Lo cerfifica anche Legambiente. Su 27 punti analizzati nell´isola quattro presentano un carico batterico elevato. Tra questi la foce del canalone del Lungomare Barcellona in località San Giovanni di Alghero. L'intervista a Luciano Deriu, segretario regionale di Legambiente
ALGHERO - Una fotografia positiva quella scattata da Goletta Verde sui mari della Sardegna, «ma con delle criticità che vanno subito affrontate» hanno dichiarato Stefano Ciafani e Luciano Deriu, vice presidente nazionale e segretario regionale Legambiente, nella conferenza stampa tenutasi stamane (venerdì) nel Municipio di Alghero, a chiusura della storica campagna dell'associazione ambientalista dedicata al monitoraggio ed all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque sarde [
LEGGI]. Su 27 punti analizzati nell'isola quattro presentano un carico batterico elevato: alla foce del canale Modolo in località Turas a Bosa; alla foce del canale Fontanamare di Gonnesa; alla foce del rio Foxi a Quartu Sant'Elena; alla foce canalone del Lungomare Barcellona in località San Giovanni di Alghero.
Alghero. Allarmanti i valori riscontrati alla foce del canalone nel campionamento del 24 luglio 2015 di Goletta Verde. Una situazione che fonda le sue radici nel passato, già nota all'amministrazione e all'Arpas (vige un divieto temporaneo alla balneazione) e su cui si starebbero concentrando i controlli in corso in questi giorni da parte dei responsabili dell'ufficio Ambiente del comune. Dubbi presenti soprattuto per le condizioni dei vasconi (due insistono nella zona di San Giovanni) [
LEGGI]. Sulla Riviera del corallo si dice preoccupato il segretario regionale e residente in città: «Alghero aveva 4 vele, da anni ormai ne ha perso una a causa della marea gialla, un problema più di immagine però che di salute» evidenzia Deriu. «L'emergenza vera è l'inquinamento fecale certificata dagli sforamenti di parametri da sud a nord del territorio - insiste -. Occorre un'indagine seria e approfondita da parte di Abbanoa nel sistema idrico-fognario».
Meno allarmista e sufficientemente realista il sindaco Mario Bruno: «il mare di Alghero è in salute, per amore della verità diciamo le cose come stanno. Purtroppo non sottovalutiamo il fenomeno della marea gialla, presente anche per 8 giorni di fila in questa stagione. Siamo in un tavolo permanente con gli enti competenti e stiamo prevedendo un contratto di laguna, ma per ora tutti gli studi dicono che non ci sono soluzioni scientificamente provate». Ma il primo cittadino non gira intorno alle responsabilità sul depuratore e gli scarichi: «c'è un reato prescritto ma non significa che non sia stato commesso. E poi Abbanoa deve dirci perchè ancora non ha preso in carico i vasconi e ci sono 5 milioni fermi per interventi nel nostro territorio, serve solo la firma di una convenzione».