Mariangela Pala
7 agosto 2015
Porto Torres sostenibile, mozione su orti sociali
La proposta arriva dal consigliere Piras che sottolinea nella mozione come la creazione di orti urbani sociali risulta strategica per attenuare sensibilmente i problemi sociali ed economici della città

PORTO TORRES - Sotto l’etichetta di agricoltura urbana possono rientrare esperienze differenti, a cominciare dagli orti urbani, spazi destinati alla coltivazione ricavati da aree del verde pubblico e assegnati dai Comuni in comodato ai cittadini, che oltre a fornire prodotti per il consumo familiare concorrono spesso a preservare aree verdi interstiziali tra le aree edificate perlopiù incolte e lasciate nel degrado. La proposta arriva dal consigliere Claudio Piras che sottolinea nella mozione da presentare in Consiglio come «la creazione di orti urbani sociali risulta urgente e strategica per attenuare sensibilmente i problemi sociali ed economici della città, potendo tra l’altro sfruttare l'esperienza di altri comuni, da cui sono derivati regolamenti efficaci a detti scopi».
Secondo l’esponente di “Porto TorresX Noi”, la creazione di orti ubani sociali, in varie città, è stata una valida risposta per incentivare la socializzazione nelle persone anziane ma anche un impegno costruttivo del tempo libero rilasciando esperienze, conoscenze e competenze ai più giovani. «L’assegnazione e la conduzione degli orti urbani rappresentano una chiara politica sociale e per le persone della terza età, ma potrebbero essere anche un sistema per venire incontro alle esigenze di famiglie in difficoltà», sostiene Piras. Un modo per riqualificare le aree identificate a tale scopo, uno strumento per iniziative di promozione dell’agricoltura destinate alle scuole, una valenza educativa e insieme fonte di risparmio per la comunità.
«Grazie alla dotazione di terreni nel patrimonio comunale, è possibile identificare zone da attrezzare ad orti urbani, didattici e sociali», si riporta nel documento. A tal proposito il Consiglio impegna il Sindaco e la Giunta ad individuare, «tramite l'ausilio dell'Area patrimonio, i terreni comunali idonei alla realizzazione di orti urbani sociali e didattici; di informare adeguatamente la cittadinanza su questa utile opportunità; espletare un bando di gara per l'assegnazione biennale di tali terreni ed un regolamento all'interno del quale siano esplicitati requisiti di età, reddito, situazione personale/familiare, non possesso di terreni coltivabili a Porto Torres e comuni limitrofi», specifica Piras.
Utile anche definire una graduatoria dei richiedenti, attribuendo punteggi in base ai criteri previsti, accertare che la coltivazione dovrà avvenire secondo i principi dell’agricoltura biologica evitando concimi e fertilizzanti chimici. «I prodotti della terra, inoltre, potranno essere usati esclusivamente per fini personali e non di lucro, verificando che gli assegnatari dovranno garantire buona sistemazione e pulizia del proprio orto e contribuire alla manutenzione degli spazi comuni», si legge nel dispositivo.
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