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Mariangela Pala 31 agosto 2015
Porto Torres: criticità porto industriale, risponde la Mec Shipping
Mec Shipping che sostiene di aver segnalato all´Autority la situazione vergognosa dell’accoglienza dei passeggeri presso il porto industriale dove ormeggiano le navi Cruises della Grimaldi Lines e le navi Sncm
Porto Torres: criticità porto industriale, risponde la Mec Shipping

PORTO TORRES - Il commissario straordinario dell’Autorità portuale, Pietro Preziosi consapevole delle criticità presenti nel porto industriale, nei giorni scorsi aveva dichiarato che nella programmazione futura lo scalo non sarà più adibito al traffico passeggeri, chiamando in causa la Mec Shipping, Agenzia Marittima Raccomandataria, la quale ha proposto di trasformare la palazzina ex Asi in terminal passeggeri per offrire un servizio adeguato ai turisti e viaggiatori in transito nello scalo industriale. «Nessuna richiesta formale da parte dell’agenzia marittima, a parte alcune comunicazioni verbali», ha precisato il commissario dell’Autority.

Da qui la risposta della Mec Shipping che sostiene di aver segnalato la situazione definita vergognosa dell’accoglienza dei passeggeri presso il porto industriale dove, attualmente, ormeggiano le navi Cruises della Grimaldi Lines che collegano il porto turritano a Barcellona e a Civitavecchia, e i traghetti della francese Sncm collegati con la Corsica e la Francia e, molto sporadicamente, le navi da crociera. Sulla necessità di garantire i servizi igienici ai passeggeri, l’agente marittimo, Eugenio Cossu afferma: «La Grimaldi Lines, sempre dietro nostra richiesta, si è accollata l’onere di posizionare due bagni chimici».

E tra le storture che attanagliano lo Scalo di Porto Torres, «non si può negare, - continua Cossu – che i passeggeri tenuti a presentarsi due ore prima della partenza per il check in, debbano attendere sotto il sole perché non vi è una sala d’aspetto in un settore del porto dove passano decine e decine di migliaia di passeggeri». E per far fronte a tale disservizio che la Mec Shipping aveva verbalmente chiesto all’Autority di poter avere in gestione gli uffici ex Tirrenia e gli uffici ex Gnv, per poterli così adattare a piccolo terminal passeggeri con più bagni e una discreta sala di aspetto. «Ci venne detto che la stessa Autorità Portuale avrebbe provveduto alla trasformazione di quei locali. La proposta sarebbe passata prima in Comitato e poi data in appalto». Disponibili a presentare ufficialmente una proposta ed un progetto se non fosse possibile l’intervento delle Istituzioni pubbliche, la Mec Shipping sottolinea la situazione precaria e di disordine attuale.

«L’Autorità Portuale dice che il porto industriale non potrà più essere utilizzato per navi passeggeri, ma è la stessa che gestisce gli ormeggi in accordo con l’Autorità Marittima. Perché, allora, adattare una banchina per l’ormeggio delle navi da crociera proprio al porto industriale? E quando dovesse esserci vento che soffia a più di 25 nodi, dove andranno le navi passeggeri se il porto civico sarà chiuso, così come da ordinanza della Capitaneria di Porto? Inoltre, quando nel porto civico si troveranno ad ormeggiare contemporaneamente Tirrenia, Grimaldi, Sncm, Gnv e, speriamo, qualche nave da crociera, come si farà? Cacceremo le navi?», si domanda Cossu che rileva come il porto civico, così come ristrutturato, sia concettualmente sbagliato, e rivolgendosi all’Autority chiede «perché non ci si decide ad effettuare l’escavo necessario per portare il porto a meno 10 metri, e permettere così l’uso della banchina Segni anche alle navi “normali”, comprese quelle da crociera».

Per la Mec Shipping, considerando che ci sono tre ormeggi al molo di ponente, se attraccano le navi Grimaldi e Tirrenia al primo e al secondo ormeggio, il terzo non può essere utilizzato perché la prua del secondo sporgerebbe, appunto, sul terzo, il cui piazzale è oggi utilizzato come spazio di sosta e attesa per i mezzi da imbarcare, «qualcuno si è posto il problema che, se dovessero ormeggiare contemporaneamente nei primi due ormeggi la Grimaldi e la Tirrenia, ci sarebbe un caos tale, in entrata e in uscita dal quel settore, di estrema pericolosità, considerando anche, - altra genialità dei progettisti e di chi la ha autorizzata - che alla base di quella banchina insiste la caserma dei vigili del fuoco che troverebbero difficoltà ad uscire dal porto», conclude l’agente marittimo, Eugenio Cossu.
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