M.P.
23 settembre 2015
Tumore al seno: anche Porto Torres per la Breast Unit
Anche Porto Torres favorevole all’istituzione di una Breast Unit per la prevenzione e la cura del tumore al seno a Sassari e nel territorio

PORTO TORRES - La pagina facebook “Breast Unit a Sassari” è divenuta una vera campagna sociale. Sono infatti 50mila le adesioni raccolte e quasi tutte femminili. Una battaglia per l’istituzione delle Breast Unit, ossia strutture sanitarie in grado di garantire a tutte le donne affette da tumore del seno l’accesso alle cure più efficaci, in osservanza delle linee guida internazionali. Ora è possibile usufruire di tale servizio presso la struttura dell’Oncologico di Cagliari, che con il passare del tempo avrà anche funzioni di centro di riferimento regionale.
Per il nord Sardegna, invece, l’alternativa è tra l’Azienda ospedalierio universitaria di Sassari e il nuovo Mater Olbia. La decisione dovrebbe arrivare a breve. Nel frattempo i cittadini sassaresi e i medici portano avanti la battaglia a cui si unisce anche Porto Torres favorevole all’istituzione di una Breast Unit per la prevenzione e la cura del tumore al seno a Sassari e nel territorio.
«La Regione nella riorganizzazione della rete ospedaliera – ha detto il sindaco Wheeler – deve tenere conto delle professionalità, del bacino d’utenza e dell’alto numero dei casi che vengono trattati ogni anno. Noi saremo a fianco delle altre comunità per rivendicare l’attivazione del servizio nel Sassarese. Se necessario saremo anche disponibili a individuare, assieme alla Asl, spazi idonei all’interno della nostra struttura sanitaria, dove erano stati attivati servizi di prevenzione come l’ecografo e lo screening mammografico».
Un servizio indispensabile in una città che è equidistante da Sassari, Sorso, Sennori, Stintino e altri centri dell’hinterland, caraterizzata per la sua particolare esposizione ai tumori all’apparato respiratorio. Il requisito fondamentale per certificare questi centri è il trattamento di almeno 150 nuovi casi all’anno e a Sassari si registrano in media almeno 260 nuovi casi l’anno, mentre a Olbia il numero di casi trattati è inferiore.
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