Nuova puntata sul caso del terreno Palmavera: Pais fa una richiesta di accesso agli atti; Sant'Anna riporta le tempistiche di acquisizione dei documenti
ALGHERO - Non si placano le polemiche ad Alghero sul terreno di Palmavera, oggetto nei giorni scorsi di una conferenza stampa in cui la Fondazione Meta e l'amministrazione comunale hanno annunciato l'acquisizione di cinque ettari confinanti con il nuraghe [
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GUARDA]. Oggi il consigliere comunale di Forza Italia Michele Pais che già aveva segnalato l'illegittimità dell'operazione [
LEGGI], ritorna sulla questione pubblicando la richiesta di accesso agli atti in cui il segretario comunale Puledda certifica l'assenza di «depositati atti relativi all'oggetto» (nell'Ufficio Segreteria).
«Ecco la prova del grande bluff» commenta l'ex assessore azzurro. Pronta la risposta da Sant'Anna che fa un passo indietro sulla vicenda: «con protocollo 1729 del 06 ottobre 2015 il presidente della Fondazione Meta ha inoltrato formale richiesta di autorizzazione alla finalizzazione di acquisizione del terreno in regione Palmavera. Per perfezionare l'operazione si procederà, coerentemente con quanto prevede lo statuto della Fondazione, alla formale autorizzazione del Comune. E' quanto riportato nella dettagliata relazione inoltrata all'amministrazione, nella quale si evince la straordinaria convenienza derivante dall'acquisizione del terreno, destinato ad ospitare parcheggi e servizi, portando a soluzione numerose criticità legate alla sicurezza del sito archeologico».
Fino alla data di oggi in cui «il Segretario Generale ha aggiornato la prima nota di risposta all'istanza di acquisizione di atti del consigliere Pais, allegando la documentazione completa in protocollo». «Tanto si doveva in considerazione della pubblicazione parziale degli atti da parte di chi ricopre ruoli pubblici, all'improbabile ricerca del consenso perduto» replica l'assessore Gabriella Esposito all'esponente di Forza Italia.
Nella foto: Mario Bruno e Michele Pais