Mariangela Pala
20 ottobre 2015
Wheeler incontra l’Egas: acqua non potabile, tariffe ridotte
Per il futuro Egas aveva già annunciato che se Abbanoa lancerà in rete acqua non potabile, agli utenti dei comuni della Sardegna sarà riconosciuto un adeguato sconto in bolletta

PORTO TORRES - Codificare un sistema tariffario da applicare alle bollette dell’acqua, quando la fornitura non rispetti la qualità garantita. Questa la decisione presa un mese fa dal sindaco di Sassari, e presidente di Egas (l'ente gestore delle acque nell’isola), Nicola Sanna. Per il futuro Egas aveva già annunciato che se Abbanoa lancerà in rete acqua non potabile, agli utenti dei comuni della Sardegna sarà riconosciuto un adeguato sconto in bolletta. Ieri a Sassari sul tavolo delle trattative, il Comune di Porto Torres ha posto il tema dell’acqua potabile, le tariffe da rimodulare, il sistema idrico dell’Asinara da governare e i nodi del rapporto tra utenti e gestore idrico, a partire dalla campagna di slacci per chi non paga, che dovrebbe essere semplificato per essere a portata di ogni cittadino.
All’incontro hanno partecipato il sindaco Sean Wheeler, l’assessore ai Lavori Pubblici, Marcello Zirulia, i responsabili dell’Ente di governo dell’Ambito della Sardegna, che ha funzioni di programmazione e controllo nella gestione dell'acqua, e i massimi dirigenti di Abbanoa, società che gestisce la rete. Tanti i punti su cui i cittadini pretendevano un confronto su una situazione critica che sta generando una mezza rivolta popolare a Porto Torres, dove i cittadini lottano da mesi con acqua color giallastra e maleodorante e solo raramente vedono zampillare dai rubinetti un po’ di trasparenza.
In discussione dunque il rapporto tra non potabilità e tariffazione. Il nostro Comune – sottolinea il sindaco Sean Wheeler – è, da tempo, tra i centri dell’Isola che per lunghi e continuati periodi dell’anno non ha possibilità di ricevere acqua potabile. Per questo è necessario che Egas, che ha la competenza per questo aspetto, modifichi il proprio regolamento prevedendo un forte ribasso delle tariffe per comuni come il nostro. L’ente regionale si è dimostrato aperto a questa soluzione». Il presidente Egas ha ribadito che se gli utenti non avranno un’acqua più pulita, potranno avere almeno una bolletta meno salata.
Altro tema sentito è quello degli slacci: «Porto Torres è una città che più di tutte le altre ha subito gli effetti della crisi e che ha ben settemila disoccupati. Al tavolo – aggiunge il sindaco – abbiamo ribadito che prima di togliere l’acqua alle famiglie o alle strutture pubbliche deve essere naturale avviare preventivamente una concertazione con l’amministrazione. Abbanoa ci ha comunicato di essere disposta a mettere in standby i casi da noi segnalati. È importante che tutti gli utenti a rischio slaccio per morosità motivate, con reddito Isee inferiore ai 5mila euro, sappiano che possono rivolgersi ai nostri Servizi sociali per segnalare la loro situazione di difficoltà».
Abbanoa ha informato il sindaco e l’assessore che «non ci sono risorse, invece, per l’attivazione di sportelli distaccati con personale interno di Abbanoa, anche se ci è stata manifestata la possibilità di aprire un punto comunale per ricevere dagli utenti le richieste di chiarimenti sugli adempimenti amministrativi, come fatture e slacci, e trasferirli poi alla società. Le spese di attivazione dello sportello sarebbero comunque a carico di Abbanoa. È una soluzione che ci siamo proposti di valutare, ribadendo che se non ci saranno le condizioni economiche e logistiche continueremo a lottare per l’apertura di un ufficio del gestore unico in città».
Abbanoa ha confermato l’impegno a rispettare il cronoprogramma dei lavori di sistemazione della rete idrica «ma abbiamo chiesto di fare in fretta – prosegue Sean Wheeler – perché in tanti quartieri la situazione non è sostenibile». L’incontro ha rappresentato l’occasione per approfondire anche lo stato della gestione del sistema idrico dell’Asinara, in virtù del finanziamento di 3,2 milioni di euro assegnato al Comune di Porto Torres e finanziato dalla Regione Sardegna, stanziato attraverso i progetti di filiera e sviluppo locale.
«Abbanoa deve riprendersi in carico la gestione della rete dell’isola parco, abbandonata cinque anni fa. Anche Egas – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Marcello Zirulia – ha ritenuto che l’Asinara rientra nel perimetro di competenza della società. Per questo è stato assunto l’impegno a inserire il sistema di gestione della rete nel piano degli interventi. Crediamo che un ulteriore passo debba essere fatto – conclude l’assessore – affinché vengano riconosciuti gli oneri che l’amministrazione comunale, e quindi i cittadini, hanno dovuto sostenere in passato per sopperire all’assenza di Abbanoa, che è costata circa 250mila euro l’anno».
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