S.A.
12 novembre 2015
Omicidio Dore: condanna definitiva in Cassazione
Contu è considerato l´esecutore materiale dell´omicidio della casalinga di Gavoi, il mandante secondo la Corte d´Assise di Nuoro, è il marito della vittima, il dentista Francesco Rocca, condannato in primo grado all´ergastolo

NUORO - La Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva la condanna a 16 anni di reclusione nei confronti di Pierpaolo Contu, il giovane di Gavoi ritenuto l'assassino di Dina Dore, la casalinga assassinata il 26 marzo 2008 nel garage della sua abitazione a Gavoi. La decisione dei giudici è arrivata nella tarda sera di ieri (mercoledì) dopo una lunga camera di consiglio.
Contu è considerato l'esecutore materiale dell'omicidio, il mandante secondo la Corte d'Assise di Nuoro, è il marito della vittima, il dentista Francesco Rocca, condannato in primo grado all'ergastolo. Pierpaolo Contu, minorenne all'epoca dei fatti, era stato condannato dal tribunale dei Minori di Sassari nel dicembre 2014 a sedici anni di reclusione. Contu e Rocca hanno sempre respinto le accuse.
Per cinque anni il delitto della donna non ha avuto colpevoli. Poi la svolta nelle indagini quando un giovane, Stefano Lai, amico di Pierpaolo Contu, nel 2013 ha deciso di raccontare ciò che sapeva agli inquirenti, e cioè che Pierpaolo gli aveva confessato di essere stato lui a uccidere Dina su mandato di Rocca.
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