Enrico Lobina
16 aprile 2016
L'opinione di Enrico Lobina
Cagliari da vent’anni senza politiche abitative
Questa campagna elettorale, che tutti vogliono tenere sotto traccia, ha ora un grande argomento, che per Cagliari Città Capitale è una priorità: le politiche abitative. Sugli stabili di Via Bainsizza, un militante di Cagliari Città Capitale, Piero Vaccargiu, in una lettera al sindaco chiedeva che, invece che essere messi all'asta dalla Regione, si usassero per alleviare la fame di case che c’è in città. Migliaia di famiglie cagliaritane vivono una precarietà abitativa cronica, gravissima: perché il Comune, la politica non fa nulla?
Perché la politica detesta i poveri. Su questo tema, Centrodestra e cosiddetto Centrosinistra sono uguali. In cinque anni, il Pd non ha costruito una casa nuova e non ha fatto politiche abitative, nei precedenti quindici anni, il Centrodestra ha fatto lo stesso. La coalizione civica Cagliari Città Capitale farà esattamente il contrario. Vogliamo promuovere strumenti di emancipazione per chi vive una condizione di precarietà, con l’obiettivo, in cinque anni, di dare la casa a 500 famiglie, di origine diverse, e con bisogni diversi,
E gli strumenti saranno agenzie di intermediazione (così come in tante città europee), autorecupero, autocostruzione, riqualificazione con interventi privati, intervento pubblico, migliore utilizzo dell'esistente. In questo modo”, conclude Lobina, “nell’arco di dieci anni si poteranno azzerare le graduatorie dell'Erp (Edilizia Residenziale Pubblica), sia mediante una rinascita economica, sia con forti politiche abitative.
* candidato sindaco Cagliari Città Capitale
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