Carlo Mannoni
13 maggio 2016
L'opinione di Carlo Mannoni
Assessore gratis? No please
Non si sono certo scambiati i complimenti, recentemente ad Alghero, i Riformatori e l’ Udc. Oggetto del contendere la dichiarazione Antonello Usai, neo assessore e vice sindaco di Alghero, di voler svolgere gratuitamente la funzione di assessore comunale. I Riformatori hanno addebitato all’esponente dell'Udc di aver carpito la buona fede di cittadini con una fallace promessa, dato che per gli stessi Riformatori per le leggi "Madia" (legge n. 114 del 2014 e n. 124 del 2015) i pensionati pubblici e privati possono esercitare le funzioni di sindaco od assessore comunale esclusivamente a titolo gratuito. L'Udc algherese ha ribattuto che tali funzioni sono svolte, invece, a titolo oneroso e che la promessa del loro neo assessore e' quindi reale e motivata da nobili motivi.
Non sono attratto da questo tipo di contrapposizione tra i due movimenti politici algheresi (si dirà infatti, e non a torto, che i problemi della città sono ben altri), mentre mi interessa esclusivamente il fatto in se, ovvero come si possa scatenare una polemica politica, a tratti anche violenta, basata sull’equivoco ed alimentata dall’acritico potere diffusivo della rete. Mi è venuto in mente, a tal proposito, il paese contadino dove ho vissuto a lungo da ragazzino, nel quale lo scherzo ripetuto in cui tutti i bambini cascavano a rotazione era quello del cavallo azzoppato e poi soppresso per misericordia. Allora la rete non esisteva ma la voce si diffondeva comunque in un baleno nei luoghi dei giochi: i ragazzini arrivavano a frotte nel luogo indicato ma del cavallo neanche l’ombra.
Vediamo la norma, ovvero l’articolo. 5, comma 9, della legge n. 135 del 2012 nel testo modificato dalle leggi n. 114 del 2014 e n. 124 del 2015 (leggi Madia). La disposizione di legge vieta alle pubbliche amministrazioni di affidare ai pensionati pubblici e privati, tra l’altro, “cariche in organi di governo delle amministrazioni”, salvo che queste siano svolte dai pensionati stessi a titolo gratuito. La dizione “cariche in organi di governo delle amministrazioni” ha tratto in inganno il gruppo dei Riformatori algheresi che hanno sostenuto, e ribadito pubblicamente, che tra gli “organi di governo” siano da ricomprendere il sindaco e gli assessori comunali, le cui funzioni debbono quindi essere esercitate esclusivamente a titolo gratuito. Da qui la censura al neo assessore comunale e vice sindaco Antonello Usai.
Sennonché - e qui sta l’errore, certamente non voluto, dei Riformatori - la stessa norma non si applica ai componenti delle giunte degli enti territoriali, ovvero i comuni, le province e le regioni, E’ la stessa norma a prevederlo (" Alle suddette amministrazioni è, altresì, fatto divieto di conferire (a titolo oneroso) ai medesimi soggetti ...cariche in organi di governo delle amministrazioni... ad eccezione dei componenti delle giunte degli enti territoriali"). Restano pertanto fuori dalla previsione delle gratuità delle funzioni svolte a favore degli enti pubblici gli incarichi svolti dai pensionati di sindaco e assessore comunale, così come di presidente e assessore provinciale (ove ancora esistenti) e di presidente e assessore regionale.
Tale interpretazione è accolta pacificamente dal sistema delle pubbliche amministrazioni italiane e, a quanto mi risulta, non esistono voci contrastanti sull’intero territorio nazionale, a parte una porzione di Alghero. Eppure per i Riformatori algheresi la questione è tanto chiara da escludere persino una attenta interpretazione della norma (in claris non fit interpretatio, hanno esclamato in un loro intervento !). Si sono, infatti, limitati a citare impropriamente, a sostegno della loro tesi sulla gratuità delle funzioni di assessore comunale, la circolare n.4 del.2015, a firma del ministro Madia, che parla, così come la legge, di “cariche in organi di governo delle amministrazioni”, dalle quali sono però escluse dalla stessa legge, come abbiamo visto, le giunte comunali, provinciali e regionali. D’altronde nella stessa circolare del ministro, come quella precedente, sempre a sua firma (n. 6 del 2014), non si fa mai riferimento in nessuna sua parte, neanche in via indiretta, alle giunte dei comuni, delle province e delle regioni.
Insomma i Riformatori di Alghero non sono stati certo dei burloni come a suo tempo i buontemponi del mio paese da ragazzo, ma un poco disattenti questo si, lasciatemelo dire.
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