A.B.
2 luglio 2016
«Sui migranti Sardegna beffata dal Governo»
Il coordinatore regionale Tore Piana si rivolge al presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru ed all’assessore regionale della Sanità Luigi Arru: «Perché continuate a subire le decisioni di Renzi e Alfano?». «L’assistenza sanitaria all’arrivo è tutta a carico della Regione», denuncia

CAGLIARI - Nell’ultimo periodo, sono sbarcati in Sardegna 10mila migranti. Al loro arrivo, su richiesta delle Prefetture, le Asl concedono una corsia preferenziale per visite e controlli sanitari. Niente di male in linea di principio, il dovere dell’accoglienza deve essere osservato. Ma perché le spese sono integralmente a carico della Regione Sardegna?
È quanto fa notare Italia Unica. «La sanità, nella nostra Isola, è ancora pagata interamente con il bilancio della Regione. Pur avendo chiuso la vertenza entrate, questa Giunta non è però ancora riuscita ad ottenere il cofinanziamento previsto», attacca il coordinatore regionale di Italia Unica, Tore Piana. Per i migranti al primo arrivo, sono impegnati 240euro a persona.
«Per 10mila, fanno 2milioni e 400mila euro (almeno) spesi dalla Regione. Soldi che lo Stato non rimborsa», riprende Piana. Chi arriva nell’Isola ha poi canali diretti per i controlli sanitari, quando invece i sardi devono sopportare lunghe liste d’attesa. «Noi solleviamo il caso. Non mettiamo in discussione l’accoglienza, sia chiaro. Ci domandiamo però una cosa: è mai possibile che il presidente Pigliaru e l’assessore alla Sanità Arru subiscano così? Perché da Roma non arrivano i fondi necessari e concordati? Ci sentiamo beffati dal Governo, da Renzi e da Alfano», conclude Piana.
Nella foto: Tore Piana
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