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Umberto Borlotti 6 luglio 2016
L'opinione di Umberto Borlotti
Su Ryanair e Sogeaal sto coi sindaci purchè...
<i>Su Ryanair e Sogeaal sto coi sindaci purchè...</i>

La manifestazione di ieri è stato un momento importante dove, finalmente, la politica e il territorio ricominciano a parlarsi senza ombre e condividere delle azioni da portare avanti. Era naturale che in quella sede non tutti i complessi problemi potessero essere affrontati e sviscerati. Ma ora che si devono mettere in campo delle cose da fare la conoscenza dettagliata del perché ci troviamo in questa assurda condizione è indispensabile. Il sindaco Bruno ha sintetizzato una parte della patologia tumorale che sta minando la salute dell’aeroporto e dei soggetti ad esso legati indirettamente. Ma la descrizione di una patologia va bene per l’uomo comune, mentre chi si deve curare parte da una accurata anamnesi. E questo purtroppo non è stato fatto. Io voglio dare, come ho fatto e continuerò a fare, tutto il mio contributo di conoscenze ed esperienza, purchè si faccia una anamnesi completa e tutti capiscano le ragioni della nascita del tumore che ogni giorno si espande nel tessuto socio economico.

Quello che è stato detto e non detto. La Sogeaal fu costituita nel 1994 con una mission così sintetizzabile “contribuire a ridurre le difficoltà di mobilità legate all’insularità, essere soggetto proattivo dello sviluppo economico del territorio servito”. Operativamente, la società trova mille ostacoli e freni, forse qualcuno ricorderà il pensiero di importanti personaggi di Alitalia che volevano limitare il suo campo di applicazione alla “ pulizia dei bagni”. La Geasar di Olbia non vedeva bene la nascita della Sogeaal, e il nostro presidente di allora, l’avvocato Gavino Bazzoni (al quale va tutto il mio affettuoso ricordo), essendo anche vicepresidente della società di Olbia, trovava difficoltà a partire concretamente. Nel 1996, La Regione Sardegna stanziò importanti risorse per Olbia e Alghero per ammodernare la struttura (controsoffitto, impianto di climatizzazione, ecc). Dura fu la battaglia per evitare il dirottamento dei nostri fondi verso Olbia. Sogeaal, pur essendo un soggetto precario senza entrate reali, pagava un canone di concessione astronomico (oltre 300milioni di lire), Olbia mi sembra 10-20milioni con tutte le attività remunerative, Bologna 300mila lire. Comunque si resistette, pretendendo il ruolo che competeva alla società. Ma i primi danni economici che hanno inciso sulle successive ricapitalizzazioni hanno un’origine ben precisa. Con il fortunato ingresso del presidente Salis, la società ebbe quello scatto industriale necessario.

Nel 1997, si tentò di coinvolgere Meridiana ad effettuare rotte da Alghero, con l’unico risultato che la Camera di Commercio di Sassari elargì oltre 400milioni di lire per fare un collegamento Olbia-Alghero-Francoforte. Risultato su Alghero per la stagione estiva pochi centinaia di passeggeri e Meridiana era riuscita a pagarsi il carburante. Verso la fine degli Anni Novanta, un gruppo imprenditoriale gallurese cercò di acquistare con un blitz e a pochi euro la maggioranza del capitale sociale; l’operazione fu stoppata dalla proprietà, ma è sempre rimasto oscuro il motivo di questa azione. Il presidente Salis fu sostituito dall’allora sindaco Baldino. Solo per correttezza, voglio precisare che tutti i presidenti che si sono succeduti fino al 2009 hanno ricoperto il proprio incarico praticamente a titolo gratuito. Fino al 1999, non si riusciva ad attrarre traffico aereo per superare il monopolio di Alitalia.e si decise di esplorare il mondo emergente dei cosiddetto low-cost. Le prime trattative si svolsero nella sala d’attesa dell’aeroporto di Bergamo, fino a quando riuscimmo a convincere il responsabile nuove rotte di Ryanair ad investire in Sardegna che vantava gli stessi problemi e potenzialità dell’Irlanda. Il progetto fu varato nel giugno del 2000 con il primo collegamento con Londra. Apriti cielo, tutti contro da Alitalia, alla Dgac (ora Enac) agli albergatori, alle altre società di gestione sarde; denunce penali a nastro, Guardia di Finanza tutti i giorni in ufficio, denunce all’Antitrust, ecc.

Tralascio il particolare che a differenza di quanto avvenuto dal 2009 in poi, mai i contributi di co-marketing furono corrisposti integralmente dalla Regione alla Sogeaal, determinando ulteriori perdite di bilancio. Solo a metà degli Anni 2000, alla Sogeaal venne riconosciuto il diritto a percepire le somme dei ricavi non avio. Ma il progetto andò avanti, tutto venne archiviato, ma cominciò l’interesse concreto del Capo di sotto. Gli attacchi locali e nazionali contro la nostra politica erano feroci e solo la convinzione di fare l’interesse comune ci spinse con i presidenti Baldino, Marinaro e Sini ad andare avanti. Ricordo un curioso episodio nel 2007, a Dubai, dove si svolgeva l’incontro annuale tra tutti gli aeroporti del mondo e tutti i vettori, dove il professor Massimo Deiana, nella sua veste credo di consulente dell’aeroporti di Cagliari, mi disse «Umberto smettila con questi low-cost, che sono una rovina per la nostra regione». Indubbiamente, una visione legittima, ma che mi lasciò perplesso. Arriviamo al 2009, data della creazione dell’hub Ryanair fortemente voluto dal presidente Soru che, comunque, ritenne che anche Cagliari dovesse essere base del vettore con dei distingui contrattuali sulle rotte. Con l’assessore Broccia, lavorammo per fortificare Alghero sul piano delle rotte internazionali e Cagliari per quelle domestiche. Le basi si inaugurarono nel marzo del 2009 e con l’arrivo del presidente Cappellacci molte cose iniziarono a modificarsi e io da protagonista divento osservatore.

L’assessore Lorettu iniziò l’attacco ai low cost santificando Alitalia. Nel frattempo, ho avuto l’impressione che ci stessero scavando la sabbia intorno. L’avvento della Legge 10 per sostenere il low-cost aveva di nobile solo l’obiettivo, perché l’impianto e la sua gestione sono stati degni di Paperopoli. La Sogeaal nel frattempo alzava la tariffa di handling alla Ryanair, compensando il vettore con un aumento del contributo marketing. Oggi, il vettore si trova a pagare una tariffa alta senza avere contributi; altro che 2,5euro Per quanto concerne la decisione della Commissione che interessa Alghero, Olbia e Cagliari noi saremo ampiamente garantiti (al massimo rifonderà Ryanair), mentre al contrario, Olbia e Cagliari sono molto esposte. La strada Olbia-Sassari sarà completata a breve. L’aeroporto di Cagliari aumenta la sua capacità di atterraggi e decolli grazie alla chiusura di Decimomannu. A Cagliari si realizzerà un importante polo crocieristico che abbisogna di collegamenti aerei.
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Da questa, purtroppo lunga ricostruzione di vent'anni di lavoro, voglio far capire che la problematica ostruzionistica che riguarda i rapporti con il vettore Ryanair trova una strategia di vecchia data che da sempre ha messo i bastoni fra le nostre ruote e che forse la Regione è preoccupata per l’esito dell’indagine dell'Unione Europea per Olbia e Cagliari e quindi non si muove neanche per Alghero. Quindi, come la manna dal cielo, aspettano che qualche privato, forse più interessato a Cagliari che non ad Alghero, compri a prezzi di saldo la Sogeaal, per poi vedere come dismetterla. E’ infine chiaro che Ethiad e Qatar non vogliono concorrenza point to point, tutti a Roma e Milano. Cari sindaci, la partita è molto difficile, ma sono sicuro che conoscendo bene “il nemico” si possa vincere.
9:00
Richiesta di annullamento della tratta ferroviaria, con impianto a idrogeno, Aeroporto Alghero - stazione Mamuntanas e rimodulazione risorse. Lettera urgente indirizzata ad Alessandra Todde, Piero Comandini, Angelo Bonelli, Antonio Piu con richiesta di incontro



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