Mariangela Pala
2 agosto 2016
Fiumesanto: richiesta rinvio a giudizio per 5 dirigenti E.on
Richiesta di rinvio a giudizio per i cinque dirigenti E.On produzione della centrale di Fiumesanto accusati di disastro ambientale. Il pubblico ministero Paolo Piras ha avanzato la richiesta al gup che ha fissato l’udienza preliminare il prossimo 24 novembre.

PORTO TORRES - Richiesta di rinvio a giudizio per i cinque dirigenti E.On produzione della centrale di Fiumesanto accusati di disastro ambientale. Il pubblico ministero Paolo Piras ha avanzato la richiesta al gup che ha fissato l’udienza preliminare il prossimo 24 novembre. Sul banco degli imputati Mario Bertolino, ex direttore della centrale E.On, e Salvatore Signoriello, amministratore delegato E.On produzione, Livio Russo all’epoca vicedirettore e dal 2014 project manager della multinazionale tedesca, Paolo Venerucci, direttore generale risorse umane e sviluppo territoriale E.On Italia, e Alessandro Muscas amministratore Litos srl.
Sono accusati di aver omesso di segnalare alle Autorità competenti che vi erano continui sversamenti di olio combustibile nei terreni sottostanti i serbatoi di alimentazione dei gruppi 1 e 2 della centrale termoelettrica di Fiumesanto, che avrebbero consentito la persistente contaminazione dei terreni e delle falde acquifere del sito interessato, provocando un danno ambientale da quantificare – in aree di interesse pubblico. Le indagini, anche di natura tecnica, hanno accertato come queste persone, ben sapendo che lo stato di dissesto ambientale persisteva da anni, hanno omesso di denunciare immediatamente questa situazione per garantire un risparmio di spesa alla società e, soltanto di recente, hanno simulato di avere appena avuto notizia del fenomeno, disponendo i carotaggi ed inoltrando le prescritte comunicazioni agli organi istituzionali di vigilanza.
I reati contestati sono quelli dell’inosservanza di diverse prescrizioni impartite dal Testo unico dell'ambiente con riferimento allo scarico delle acque reflue industriali nonché reati previsti dal Codice Penale. Gli accertamenti di specie sono stati eseguiti al fine di reprimere condotte che provocano dapprima l'inquinamento e, a causa di quest'ultimo, danni alla salute pubblica nonché un'alterazione dell'ambiente naturale con danni permanenti e conseguente disequilibrio con i cicli naturali esistenti.
In particolare all’ex direttore Bertolino insieme agli altri imputati, Russo, Venerucci e Muscas grava l’accusa di aver attestato nel “piano di caratterizzazione delle aree oggetto degli interventi di demolizione dei gruppi 1 e 2” che la contaminazione da olio combustibile denso era avvenuta nel settembre del 2014, mentre l’inquinamento risale al settembre 2012. Di illecito amministrativo dovranno rispondere anche i gruppi E.On produzione di Fiumesanto e E.On Italia. Parti civile contro i dirigenti E.On sono Il comune di Porto Torres, Il Comitato tuteliamo il Golfo dell’Asinara e il Ministero dell’Ambiente. Fra quattro mesi l’udienza preliminare in relazione alla richiesta del rinvio a giudizio da parte del pm.
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