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S.A. 4 agosto 2016
Tre defibrillatori nelle pattuglie di Sassari
In tre autopattuglie della Polizia locale sono stati inseriti altrettanti defibrillatori semiautomatici esterni e 50 agenti hanno seguito il corso di rianimazione nella centrale operativa del 118
Tre defibrillatori nelle pattuglie di Sassari

SASSARI - Ogni anno una persona su mille muore per arresto cardiaco. Intervenire velocemente e in modo efficace è l'unico modo per aumentare le possibilità di sopravvivenza. Per questo l'Amministrazione comunale di Sassari da tempo si sta muovendo per diventare città cardioprotetta, mettendo in campo una serie di azioni in tutto il territorio. Da lunedì 8 agosto tre pattuglie della Polizia locale saranno dotate di defibrillatori semiautomatici esterni (DAE), donati dalla Fondazione Banco di Sardegna nell'ambito del progetto "Cuore Sardegna".

Uno sarà inserito nella stazione mobile in piazza Castello «allo scopo di disporre di uno strumento imprescindibile per salvare la vita umana nei casi di persone colpite da arresto cardiaco in un'area del centro urbano considerata nevralgica e frequentata ogni giorno da migliaia di persone» spiega il comandante Gianni Serra. Gli altri due defibrillatori saranno inseriti a bordo delle auto che svolgono vigilanza dinamica, di sicurezza urbana e di pronto intervento. I veicoli dotati di defibrillatore saranno facilmente individuabili, grazie al logo che identifica questo strumento sanitario.

«Diventare città cardioprotetta è uno degli obiettivi di questa Amministrazione – ha commentato l'assessore alla Polizia locale Antonio Piu -. Un percorso che richiede tempo ma soprattutto la collaborazione di tutte le realtà interessate. È necessario mettere a sistema tutti i defibrillatori presenti nel territorio, in modo da riuscire ad avere una copertura totale. Per questo abbiamo già avuto un primo incontro con tutte le forze dell'ordine dotate di Dae. Ora si aggiungono le nostre pattuglie, che contano su personale in grado di utilizzare i defibrillatori semiautomatici e che monitoreranno città, borgate, spiagge e agro».

Cinquanta, tra agenti e ufficiali della Polizia locale, hanno frequentato il corso di rianimazione alla Centrale operativa del 118 di Sassari e hanno ottenuto l'abilitazione all'uso del defibrillatore. «La collaborazione nata tra il servizio diretto da Piero Delogu e l'Amministrazione comunale ha permesso di specializzare gli agenti nelle pratiche di rianimazione, e oggi la Polizia locale di Sassari rappresenta a tutti gli effetti un presidio di primo soccorso dislocato sul territorio. Potrà intervenire tempestivamente nei casi di persone colpite da arresto cardiaco, e assicurare il primo intervento di soccorso e di rianimazione, in attesa e in collegamento diretto col personale del servizio 118.

A sua volta il 118 potrà richiedere l'intervento della autopattuglia "cardioprotetta"» ha concluso l'esponente della giunta guidata da Nicola Sanna. L'obiettivo principale del corso di Bls-D è quello di prevenire danni cerebrali: nei casi di arresto cardiaco le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 10% ogni minuto; dopo dieci minuti, le possibilità di sopravvivenza sono praticamente ridotte a zero. I tre nuovi Dae si aggiungono a quello già presente a Porto Ferro, dove i volontari della Vosma, in accordo con la Asl, svolgono anche funzione di presidio di primo soccorso.
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