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A.B. 10 settembre 2016
Villaputzu: le launeddas, musica e storia
L’Associazione Culturale Iscandula, in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, con l’amministrazione Comunale di Villaputzu e l’Associazione Launeddas Villaputzu, presenta l’incontro “Le launeddas, il lavoro del Bentzon e il suo ricordo tra i familiari”
Villaputzu: le launeddas, musica e storia

VILLAPUTZU - Una vera culla per la musica popolare sarda e per le launeddas: domani, domenica 11 settembre, alle ore 18, a Villaputzu, la casa dell’indimenticato maestro Antonio Lara, in Via Amsicora 3, ospiterà un incontro organizzato dall’Associazione culturale Iscandula. È qui che un giovane antropologo danese, tra gli Anni Cinquanta e Sessanta, iniziò il suo straordinario lavoro di ricerca in un territorio praticamente inesplorato. Andreas Fridolin Weis Bentzon, tuttora considerato il più importante studioso della materia, conobbe di persona i suonatori e costruttori di launeddas e fu ospitato dalle loro famiglie. Un’esperienza unica, anche a Villaputzu, in cui raccolse testimonianze preziose: le prime registrazioni audio, video d’epoca e fotografie. Tutto questo patrimonio inestimabile è stato conservato e divulgato dall’Associazione Iscandula grazie al suo impegno che dura da oltre trent’anni.

L’evento, con ingresso gratuito, si inserisce nell’ambito di questa attività. Spazi semplici e carichi di storia: un cortile, l’albero delle arance affianco alla porta di ingresso. La casa è stato il set per buona parte delle immagini di “Is launeddas–La musica dei sardi”, il documentario realizzato tra il 1993 ed il 1998 dal regista Fiorenzo Serra su materiale originale girato dallo stesso Bentzon nel 1962. Ed è stata la scuola dove hanno studiato e suonato quelli che poi sarebbero diventati a loro volta maestri, tra tutti Luigi Lai ed Aurelio Porcu. Ora chiunque, appassionato o semplice curioso, potrà visitare la casa comodamente seduto al proprio pc o direttamente dallo smartphone ovunque nel mondo. Il tutto, grazie al progetto “Tour virtuale della casa Lara”, ideato sempre da Iscandula: si tratta, come spiegherà in conclusione il presidente dell'associazione culturale, Dante Olianas, del primo esempio di esperienza virtuale di un sito in cui ha vissuto e lavorato un maestro delle launeddas.

L’evento di domani sarà arricchito dalla presenza della nipote dell’antropologo, Nina Bentzon, che ha conosciuto lo zio (scomparso a soli trentacinque anni) quando era ragazza. Con il suo intervento, testimonierà il ricordo che la famiglia danese conserva della sua opera a livello scientifico ed umano. Si inizierà con il saluto ufficiale del sindaco Sandro Porcu. Poi, il presidente Olianas introdurrà il racconto della nipote di Bentzon, scrittrice e psicologa. A seguire, un’illustrazione nel dettaglio del progetto digitale dedicato alla casa del maestro. In conclusione, ci sarà la proiezione di un breve ed interessante documentario, che illustra i luoghi danesi dell’antropologo. I racconti e le testimonianze saranno accompagnate dalla musica della launeddas: i suonatori Andrea Pisu, Giancarlo Seu, Gianfranco Maxia, Tore ed Antonio Trebini offriranno alcuni saggi del repertorio tradizionale di Villaputzu. I partecipanti, poi, potranno visitare la casa Lara, dove, dal 2013, è allestita una mostra permanente con le fotografie, i filmati ed altri materiali che Bentzon raccolse durante le sue ricerche con Antonio Lara tra il 1957 ed il 1965.

Nella foto (di Andreas Fridolin Weis Bentzon): processione a Villaputzu
11:13
Domenica 15 giugno, dalle ore 11 alle ore 24 al Parco Pineta all’ingresso del paese. Attività, incontri, laboratori, arte, talk e musica fra spiagge, mare e alberi. Un evento multidisciplinare, gratuito e all’aperto, in cui artiste provenienti da ambiti diversi si esibiranno e interagiranno con pubblico e spazio naturale



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