S.A.
4 ottobre 2016
Pochi operatori e meno servizi Sanità, «così si smantella Alghero»
Il grido di allarme è lanciato dall’associazione Il Labirinto di Alghero che ha iniziato uno “sciopero bianco”, riducendo gli orari di prestazione dell’assistenza ai pazienti con problematiche psichiatriche

ALGHERO - Senza finanziamenti e programmazione calano i servizi pubblici. E’ quello che sta capitando alla sanità sarda, ora alle prese con la rivoluzione dell’Asl Unica. Il grido di allarme è lanciato dall’associazione Il Labirinto di Alghero che ha iniziato uno “sciopero bianco”, riducendo gli orari di prestazione dell’assistenza ai pazienti con problematiche psichiatriche.
Il centro di via Paoli resterà chiuso il sabato e la domenica e per le emergenze non resta che il pronto soccorso dell’ospedale civile, «dove spesso non sono presenti figure professionali atte ad affrontare determinate patologie» mette in guardia Il Labirinto. Dall’associazione ricordano «le direttive dettate dal Piano Sanitario Regionale del 2005, che emana specifiche norme inerenti le problematiche psichiatriche, che ha portato alla istituzione dei Dipartimenti, dei Centri di Salute Mentale, dei Centri Diurni utili alla riabilitazione».
L’associazione algherese denuncia «un tentativo di smantellamento» dei servizi rivolti ai sofferenti mentali in città: «oltre ad un numero sottodimensionato degli operatori sanitari, si sta provvedendo al trasferimento da Alghero ad altri Servizi, di due Psichiatri, al trasferimento di una unica Assistente sociale, al trasferimento di una Educatrice, la cui assenza penalizza il funzionamento del Centro Diurno, che nonostante la pausa estiva sia conclusa, non riapre». Infine, da Il Labirinto segnalano di come da due anni manchi «la figura dello psicologo, fondamentale nel processo riabilitativo dell’utenza». E concludono con la richiesta di interventi decisi: «la rivisitazione della Rete Ospedaliera e l’ASL unica, e, la ricerca di soluzioni a queste problematiche sta distogliendo l’attenzione e le risorse da quelli che sono i reali problemi e bisogni del territorio».
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