S.A.
2 novembre 2016
Aeroporto, Pili attacca ancora «Regione sbaglia, non serve legge»
Non serve una legge per gli incentivi ma solo un provvedimento amministrativo del governatore: è la richiesta avanzata dal deputato Mauro Pili, deputato di Unidos, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella main hall dell´aeroporto internazionale "Riviera del corallo"

ALGHERO - «Per incentivare il low cost non serve nessuna legge, che rischia di dilatare i tempi e di incorrere nei veti comunitari sugli aiuti di Stato, ma un provvedimento amministrativo del presidente della Regione». È la richiesta avanzata dal deputato Mauro Pili, deputato di Unidos, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella main hall dell'aeroporto internazionale "Riviera del corallo". Secondo Pili «Il Presidente della regione può attraverso i propri capitoli della spesa per la comunicazione e la pubblicità istituzionale erogare i fondi agli aeroporti che li devono poi spendere attraverso le procedure indicate nelle linee guida per i contributi alle compagnie low cost».
Il leader di Unidos spiega meglio: «Si tratta di fare un bando da pubblicare semplicemente nel sito della società di gestione, valutare che le offerte rientrino ex ante nel metodo Meo e attivare lo stanziamento. La regione deve finanziare la pubblicità istituzionale non le compagnie low cost. Tutto questo sta avvenendo con il silenzio di tutto ma in realtà dietro questo comportamento si potrebbe celare il vero obiettivo di far fallire per sempre i voli low cost in Sardegna per mettere sempre di più l’isola sotto ricatto Alitalia».
Pili non perde occasione per attaccare la giunta regionale e il Pd in particolare: «non aver interrotto ancora la procedura di privatizzazione significa continuare non solo a perdere tempo ma a lasciare senza futuro l’aeroporto di Alghero. Le ingerenze del ministro e gli interessi della componente affaristica del Pd, con a capo l’assessore Deiana, sono ancora una volta l’elemento distruttivo di qualsiasi seria azione di sviluppo. Il tentativo mai venuto meno di svendere l’aeroporto a F2I è un fatto grave per il quale lo voglio ricordare esiste una procedura presso l’autorità anticorruzione. Quel bando non va rinviato, va annullato del tutto perché è illegale».
E conclude: «Ora, nessuno lo dice, ma all’aeroporto di Alghero si parla di cassaintegrazione, con un’infrastruttura così delicata lasciata nelle mani di incapaci e gestita peggio. La chiusura della base è una decisione gravissima perchè Ryanair ha anche comunicato che lo scalo di Alghero non è riprogrammato nemmeno per la stagione successiva, quella summer (estiva). Si tratta di un epilogo di una gravità inaudita per tutta la Sardegna e per il nord dell'isola. I governi italiano e regionale si sono resi responsabili di un disastro senza precedenti cancellando la base di Ryanair che ha rappresentato per 15 anni il principale strumento di sviluppo della Sardegna».
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