Red
30 gennaio 2017
Eugenio Maddalon, una vita per l’agricoltura
Sassari ricorda con due giornate di studi il grande protagonista delle lotte contadine nel secondo Dopoguerra. L’appuntamento è per giovedì 2 e venerdì 3 febbraio al Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, alla presenza di numerose personalità istituzionali

SASSARI – Ricordare Eugenio Maddalon significa ripercorrere la lunga strada dell’agricoltura sarda, dalle lotte per l’occupazione delle terre nel secondo dopoguerra alle nuove sfide della produzione di qualità. Per questo, il mondo contadino e non solo ha deciso di tributare al grande attivista e politico due giornate di studio, per ripensarne l’infaticabile attività nel quadro dei profondi mutamenti economici, politici e sociali intervenuti in Sardegna nella seconda metà del Novecento. L’importante iniziativa, fortemente voluta dalla famiglia, si terrà giovedì 2 e venerdì 3 febbraio nell’aula magna del Dipartimento di Agraria dell’Università degli studi di Sassari, con un doppio appuntamento che vede coinvolti numerosi enti istituzionali, personalità ed associazioni.
L’incontro sarà anche l’occasione per istituire il “Premio Eugenio Maddalon”, destinato alla migliore tesi di laurea su rilevanze cruciali dell’agricoltura sarda, ed un secondo premio a tema, riservato ai migliori lavori svolti dagli studenti dell’Istituto agrario Pellegrini di Sassari. Un’opportunità per studiare gli scenari di un’agricoltura sostenibile rispettosa dei diritti della terra e delle comunità, in grado di coniugare innovazione e tradizione, specialità ed eccellenza. Un’idea forza coltivata da Maddalon che, come ricorda la famiglia, vuole essere una consegna di impegno e passione ai tanti giovani che ritornano alla terra per coltivare il futuro.
Combattente nel senso più nobile, Eugenio Maddalon è stato protagonista delle lotte contadine che dal territorio della Nurra si sono estese a macchia d’olio in tutto il nord Sardegna. Nel 1949, è diventato segretario della Federmezzadri, poi della Federterra e dirigente di diverse associazioni poi confluite nella Confederazione italiana agricoltori, di cui è divenuto presidente nel 1970. Ha proseguito le sue battaglie a più alti livelli nell’impegno politico come consigliere regionale del Pci dal 1969 al 1979. Interlocutore operoso dei soggetti istituzionali, sempre attento alle urgenze economiche e sociali del territorio, non ha mai smesso di denunciare i ritardi e le inerzie nell’applicazione dei dispositivi di leggi statali e norme comunitarie. Faceva da “svegliarino” alla coscienza degli amministratori, perché elaborassero programmi coerenti con la salute dell’ambiente in grado di armonizzare specialità e sfide della globalizzazione. Ha concluso la sua esistenza il 3 giugno 2016.
Ad aprire i lavori, giovedì, alle ore 15, saranno i saluti istituzionali il direttore del dipartimento di Agraria Antonio Pazzona, il sindaco di Sassari Nicola Sanna, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il presidente dell’Associazione ex consiglieri regionali della Sardegna Mariarosa Cardia, il presidente della Cia di Sassari Giovanni Maria Canu, il presidente Asa Francesco Cresci ed il dirigente dell’Istituto agrario Pellegrini Paolo Acone. Subito dopo, si aprirà il dibattito, coordinato dall'amministratore unico di Forestas Giuseppe Pulina. Maria Luisa Di Felice (Università degli studi di Cagliari) parlerà di “Agricoltura sarda e politica meridionalistica:tensioni sociali e dinamiche evolutive”. Francesco Nuvoli (Università di Sassari) illustrerà “ Il divenire dell’agricoltura sarda negli anni di Eugenio Maddalon”.
Nella foto: Eugenio Maddalon
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