Red
31 gennaio 2017
Sieropositivo con epatite recluso a Uta
L´uomo, affetto da flebopatia con ulcere infettate negli arti inferiori, e grave osteoporosi, non è in grado di camminare autonomamente e utilizza una carrozzina per muoversi. Associazione denuncia incompatibilità detenuto cou il carcere

UTA - Un detenuto di 45 anni, sieropositivo con complicazioni generali nonché epatite Hcv cronica, è rinchiuso nel carcere di Cagliari Uta. L'uomo, affetto da flebopatia con ulcere infettate negli arti inferiori, e grave osteoporosi, non è in grado di camminare autonomamente e utilizza una carrozzina per muoversi. «Le sue condizioni non sembrano compatibili con una struttura detentiva», denuncia la presidente dell'associazione Socialismo Diritti Riforme, Maria Grazia Caligaris, che sollecita «un intervento urgente del magistrato di sorveglianza».
«La situazione sanitaria dell'uomo - afferma Caligaris - è aggravata da uno stato di prostrazione che lo rende incapace di reagire positivamente. Piange con facilità e afferma di volere accudire l'anziana madre che non è in grado di andare in carcere a trovarlo. Sono anche evidenti sulla sua testa le cicatrici di un pregresso incidente stradale che aveva determinato a suo tempo un periodo di coma».
«Nonostante non si tratti di uno stinco di santo - osserva la presidente dell'associazione - non sembra opportuno mantenere dentro una cella una persona non autosufficiente. Le condizioni di salute non appaiono tali, insomma, da potergli far scontare la pena in stato di detenzione anche per la necessità di ricorrere costantemente alle cure del personale infermieristico e medico».
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