All´indomani del via libera del piano non mancano le polemiche da parte dell´opposizione e dei comitati dell´agro. Come i comitati di borgata anche i RossoMori denunciano l´assenza di condivisione del Piano e la sua inadeguatezza
ALGHERO - Il Piano di Valorizzazione e Conservazione dell'area di Bonifica di Alghero è stato adottato ieri notte dal Consiglio comunale in una lunga seduta terminata dopo le 23. Tredici i voti favorevoli (della maggioranza) e due i contrari (Movimento Cinque Stelle). All'indomani del via libera del piano non mancano le polemiche da parte dell'opposizione [
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Come i comitati di borgata [
LEGGI], anche i RossoMori denunciano l'assenza di condivisione del Piano: «lo dimostra il fatto - spiegano - che l'unico momento di confronto con il territorio è avvenuto il 16.05.2016 e che le quattro commissioni consiliari fatte dopo diversi mesi non hanno previsto l’audizione di nessuna delle imprese, di nessuna delle associazioni di categoria e di nessuno dei rappresentanti del territorio, e lo dimostra anche che i cittadini dell’agro nei loro più recenti incontri hanno avanzato forti critiche alla proposta».
E ancora: «quello che la maggioranza si appresta ad adottare è un provvedimento debole perché confezionato “in casa”, senza la minima collegialità, e che proprio per questo presenta non pochi problemi sia dal punto di vista tecnico che politico. Per citare solo i più rilevanti: l’assenza di uno studio socio economico dell’area oggetto del Piano, fondamentale per capire il livello di frazionamento e adattare così il più possibile il Piano alla reale situazione delle nostre aziende agricole; e poi la questione relativa ai 1500 ettari classificati in area H3 che di fatto esclude dai vantaggi del Piano circa 150 aziende; e ancora, la questione della garanzia della cantierabilità dei progetti per quelle imprese che vorranno accedere ai fondi del Piano di Sviluppo Rurale».
Dubbi da parte dei Rossomori anche sulle promesse dell'assessore Usai: «riferisce di impegni precisi da parte della Regione circa la possibilità di ammettere le eventuali domande in deroga al requisito di cantierabilità. Ma dove sono gli impegni formali rispetto a questo?». E rivendicano un percorso iniziato nell'agro con l'ex assessore allo Sviluppo Economico Natacha Lampis, esponente del gruppo: «senza la chiarezza di un progetto complessivo, la nostra agricoltura farà comunque pochi passi avanti, che ci sia o non ci sia un Piano di valorizzazione. E allora perché non sfruttare il lavoro fatto attraverso l’iniziativa #mondorurale».
Nella foto. l'ex assessore Natacha Lampis