Red
10 marzo 2017
Seconda giornata di incontri a Bauladu
Prosegue il festival Ananti de sa Ziminera. Tra i protagonisti, Anthony Muroni, Antoine Marie Graziani, Maria Antonietta Farina Coscioni, e la chiusura in musica con Daniele Celona ed il duo di Emidio Clementi (Massimo Volume) e Corrado Nuccini (Giardini di Mirò). A Milis, inaugurazione della rassegna Primavera in Giardino, partner del festival

BAULADU - Seconda giornata, domani, sabato 11 marzo, a Bauladu, per Ananti de Sa Ziminera, il festival letterario diffuso organizzato ed ideato dalla Consulta Giovani di Bauladu e dall'Associazione di Promozione Sociale Jannaberta, che chiude la sua ottava edizione con un cartellone ricco di incontri letterari, musica d'autore e degustazioni attorno al calore di un simbolico caminetto acceso, quello che attende il pubblico nelle antiche case campidanesi e negli spazi pubblici del paese.
Alle ore 10, un nuovo incontro al Central Bar (dove sarà offerto anche un caffè agli ospiti presenti), con la trasposizione dal vivo dell'affascinante progetto radiofonico Mediterradio, che unisce attraverso un ponte vocale la Sardegna, la Corsica e la Sicilia, creando un racconto comune e condiviso tra le tre principali isole del Mediterraneo occidentale: a dare voce alle tre isole, al festival come in radio, Vito Biolchini per la Sardegna e Salvatore Cusimano per la Sicilia, mentre per la Corsica, a fare le veci di Petru Mari, ed un giornalista della testata Corse Matin. L'evento sarà registrato e poi trasmesso in differita su Radio Uno Rai.
Il secondo appuntamento, alle 11.30, vedrà la giornalista ed esperta di marketing politico Paola Bonesu dialogare con il politologo Carlo Pala, con il giornalista Anthony Muroni e con Joan Adell, rappresentante del governo catalano (Generalitat de Catalunya) in Italia, in uno stimolante ed attuale momento di riflessione dal titolo “Diritto di decidere: dal referendum scozzese a quello catalano, passando per la Brexit (con uno sguardo sulla Sardegna)”. Primo politologo sardo in materia di autonomismo ed indipendentismo, Pala è autore del saggio “Idee di Sardegna” (Carocci editore, 2016). Muroni, ex direttore dell'Unione Sarda, è anche autore di numerose inchieste e libri di tema storico e politico; tra i suoi lavori più recenti il racconto “La Casa dei Sardi” (L'Unione Sarda, 2016).
Dopo una breve pausa, il festival torna alle ore 17, nella chiesa di San Lorenzo, con l'incontro “Sardegna e Corsica: due isole nell’immaginario Europeo e Mediterraneo”, un altro momento di dialogo, stavolta di matrice storico-culturale, che vedrà confrontarsi uno degli studiosi più autorevoli della Corsica, Antoine Marie Graziani, con il collega storico Giampaolo Salice e lo scrittore Omar Onnis. Professore ordinario all'Iufm, Graziani è autore di numerosi articoli e libri sulla storia dell'isola di Corsica tra cui “Sampiero Corso” (1999), ed è considerato il maggior esperto su Pasquale Paoli, Padre della Patria corsa, di cui ha scritto un'accurata biografia (Pascal Paoli, père de la patrie corse-Tallandier Publishers, 2002).
Alle 18.30, Ananti de Sa Ziminera si collega al delicato, e più che mai attuale, tema delle scelte di fine vita, nell'incontro “Per il diritto alla vita e la vita del Diritto”: ospite Maria Antonietta Farina Coscioni, moglie di Luca Coscioni, politico ed economista malato di Sla, che si è battuto nelle file del Partito Radicale per promuovere la libertà di cura e di ricerca scientifica, l’assistenza personale autogestita e affermare i diritti umani, civili e politici delle persone malate e disabili anche nelle scelte di fine vita. Farina Coscioni è presidente dell'Istituto Luca Coscioni, e dialogherà su questi temi con Stefano Mele, docente di bioetica Pontificia Facoltà di Teologia della Sardegna. All'incontro, parteciperà anche Irene Testa, membro della presidenza del Partito Radicale.
Alle ore 21.30, l'appuntamento è alla Biblioteca Comunale, con il docufilm “Lunàdigas” e le sue autrici Marilisa Piga e Nicoletta Nesler, che incontreranno il pubblico per parlare della nascita ed evoluzione del progetto. Lunàdigas racconta storie di donne di diversa estrazione sociale, economica e culturale, nate in diversi momenti storici, accomunate dalla scelta di non voler avere figli: una scelta che ancora oggi, nonostante i progressi nell'emancipazione femminile, è ancora stigmatizzata dal punto di vista sociale e culturale. Le autrici si mettono in gioco all’interno del film con le proprie storie di vissuto personale legato alle rispettive terre di origine: la Sardegna e l'Alto Adige.
A calare il sipario sul festival, torna la musica: al Centro Civico Culturale (con ingresso a pagamento) l' apertura della serata sarà affidata al cantautore Daniele Celona, torinese con origini sarde e siciliane, per cui le canzoni sono una sorta di personale terapia: porterà in scena brani dei suoi album Fiori e Demoni (2012) e Amantide Atlantide (2015). L'evento sarà realizzato in collaborazione con Trive Concerti e Brix. Spazio poi a Quattro Quartetti, il nuovo spettacolo di Emidio Clementi (frontman dei Massimo Volume) e Corrado Nuccini (chitarrista dei Giardini di Mirò), che unisce musica e poesia. Di nuovo insieme dopo il lungo successo di Notturno Americano, ora i due si cimentano nella lettura (Clementi) e sonorizzazione (Nuccini) dell'opera I Quattro Quartetti, di Thomas Stearns Eliot, un'opera complessa ed in più punti ermetica, considerata l'ultimo grande frutto della poesia eliotiana, ed una delle opere più importanti di tutto il modernismo e della letteratura occidentale nella prima metà del Novecento.
Nella foto: Anthony Muroni
|