Red
31 marzo 2017
Cambio al comando di Strade Sicure
A Roma, la Brigata Sassari assume il comando del Raggruppamento “Lazio-Umbria-Abruzzo” dell´operazione

SASSARI - Avvicendamento tra isolani alla guida del raggruppamento Lazio-Umbria-Abruzzo dell'operazione “Strade Sicure”. Dopo tre mesi di permanenza nella sede romana, la Brigata Aosta cede il testimone alla Brigata Sassari. Un periodo breve, ma ricco di impegni e soddisfazioni quello vissuto dai circa 2mila uomini e donne dell'Esercito alla guida del generale Roberto Angius, che hanno presidiato, in concorso alle Forze di Polizia, circa 180 siti sensibili per la maggioranza ubicati nella Capitale. Ambasciate, luoghi di culto, centri di accoglienza ed anche stazioni ferroviarie e metropolitane oltre ai numerevoli luoghi turistici e di aggregazione della città di Roma.
Un presidio silente, ma con risultati di tutto rispetto. Oltre 30mila sono state le persone identificate che hanno consentito alle Forze di Polizia di procedere a venti arresti e dieci denunce a piede libero, di sequestrare circa 300grammi di sostanze stupefacenti, due armi da fuoco ed otto armi bianche. Gli uomini e donne della Brigata Sassari, alla guida del generale Gianluca Carai, continueranno nelle attività di pattugliamento e presidio nell'area del raggruppamento Lazio-Umbria-Abruzzo, in sostituzione della Brigata Aosta, che farà rientro in terra siciliana.
Il livello di preparazione dei militari impiegati, tutti professionisti, è consolidato ed approfondito a seguito dei ripetuti impieghi non solo in tale tipologia di operazioni, ma anche in quelle “fuori area”, dove sovente i compiti da assolvere e le relative modalità d'azione sono molto simili a quelli adottati sul territorio nazionale pur nel diverso contesto operativo. In altri termini, grazie all'addestramento, alle specifiche competenze ed alla capacità “dual use”, l'Esercito continua a essere saldo punto di riferimento tanto a livello internazionale, quanto per la collettività nazionale, dove si fa carico delle sempre più esigenti richieste di sicurezza interna.
Nella foto: il cambio della guardia tra i generali Roberto Angius e Gianluca Carai
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