Red
13 aprile 2017
Residui bellici trovati in Ateneo
Gli artificieri del 5° guastatori hanno messo in sicurezza i residuati bellici, risultati ancora attivi, e li hanno trasportati presso una cava nelle vicinanze di Sassari, per la distruzione avvenuta oggi

SASSARI – Concluse oggi, dagli artificieri del 5° reggimento genio guastatori della Brigata “Sassari”, le operazioni di bonifica di due granate e una spoletta, di fabbricazione austriaca, risalenti al Primo conflitto mondiale. Gli ordigni in questione sono stati rinvenuti casualmente dal personale impiegato nella biblioteca universitaria di Sassari, durante la catalogazione di antichi documenti conservati in una cassa di legno.
Ieri, a seguito di una ricognizione, gli artificieri del 5° guastatori hanno messo in sicurezza i residuati bellici, risultati ancora attivi, e li hanno trasportati presso una cava nelle vicinanze di Sassari, per la distruzione avvenuta oggi. L'intervento tempestivo degli uomini del reggimento genio della Brigata “Sassari”, ha permesso a tutti coloro che lavorano all’interno della struttura di riprendere le normali attività.
L’Esercito, grazie alla capacità “dual-use” dei propri reparti del Genio, oltre all'impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d'intervenire a supporto della comunità in tempi rapidissimi su tutto il territorio nazionale. Gli artificieri della Forza Armata infatti effettuano ogni anno centinaia di interventi di bonifica di ordigni bellici in tutto il territorio nazionale.
In Sardegna, questi compiti sono affidati al 5° reggimento genio guastatori di Macomer che, oltre a mantenere sempre pronta un’aliquota di forze per interventi di pubblica calamità, grazie alla sua peculiare preparazione tecnica, si occupa delle delicate operazioni di messa in sicurezza e bonifica dei residuati bellici. Quella di oggi è la seconda operazione di bonifica della settimana: infatti, negli scorsi giorni, i “Sassarini” del 5° reggimento hanno messo in sicurezza e fatto brillare, un razzo di segnalazione rinvenuto da un pescatore nella foce del Rio Santu Milanu, nei pressi di S. Giovanni Suergiu.
Nella foto: artificiere prepara il brillamento
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