Il pasticcio delle selezioni in Fondazione Alghero diventa, come era prevedibile, il terreno di scontro delle ultime ore. Forza Italia e Daga puntano il dito contro il Segretario Canessa che annuncia querele: dichiarazioni destituite di ogni fondamento
ALGHERO - Il pasticcio delle selezioni in Fondazione
Meta diventa, come era prevedibile, il terreno di scontro delle ultime ore. Così all'indomani delle dichiarazioni dei consiglieri Pietro Sartore, Giusy Piccone, Mario Nonne e Matteo Tedde «sbigottiti per la superficialità del direttore Paolo Sirena» e pronti ad «intensificare il ruolo di vigilanza e controllo» [
LEGGI], si assiste al "teatrino" della politica, nel tentativo di addossare colpe e responsabilità a piacimento.
Secondo Daga (Pd) il direttore Sirena «avrebbe svolto i compiti imposti da sindaco e da solerte segretario generale colti in fallo», e poi sarebbe stato «miseramente scaricato quale capro espiatorio». Simili accuse arrivano da Forza Italia - incappata a cavallo tra il 2011 e 2012, quando a capo della Fondazione sedeva l'attuale portavoce Azzurro, Andrea Delogu, in un fatto analogo [
GUARDA L'INTERVISTA]. Pais & C. parlano di responsabilità dell'amministrazione e del segretario Canessa che addirittura avrebbe «deliberato il bando».
Pronta la replica che giunge da Porta Terra, con Luca Canessa che parla pubblicamente di dichiarazioni prive di alcun fondamento giuridico e tecnico. «Riguardo alle dichiarazioni apparse su alcuni organi di stampa provenienti ed attribuite al gruppo Forza Italia e al consigliere comunale Enrico Daga, su un mio presunto ruolo in ordine alla redazione dei bandi di selezione del personale per la Fondazione Meta, pur confermando il massimo rispetto degli organi della Fondazione e del suo Direttore Generale, sono costretto ad evidenziare che si tratta di ricostruzioni fantasiose e del tutto destituite di ogni fondamento, come è evidente dal ruolo e dalle competenze del Segretario generale di un Ente locale. Riguardo a tali dichiarazioni o eventuali altre future di tale genere, mi riservo ogni azione legale conseguente» precisa il segretario Canessa.
Foto d'archivio