Red
31 maggio 2017
«Siccità, la Regione chieda la calamità»
Il senatore Silvio Lai scrive al Governatore Francesco Pigliaru, errori passati e indecisioni pesano su agricoltori sardi. Cosi si legge nella lettera che il senatore del Silvio Lai scrive al presidente della Regione per segnalare i ritardi negli interventi contro la siccità

CAGLIARI - «Occorre un deciso intervento della regione, non solo formale, sul Governo per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per la siccità che ha colpito l’isola. Non si deve perdere un minuto di più in questo momento di grande sofferenza delle aziende sarde». Cosi si legge nella lettera che il senatore del Silvio Lai scrive al presidente della Regione per segnalare i ritardi negli interventi contro la siccità.
«Il riconoscimento per lo stato di calamità naturale, per le normative attualmente vigenti, viene riconosciuto quando si presenta un danno accertato e certificabile, pari almeno al 30% della coltura presa in esame. Attualmente, stando alle prime stime provenienti dai comuni, siamo intorno al 50/60%, con punte anche del 70/80% nel nord dell’isola, per le produzioni foraggere del 2017. Il Ministero dell’agricoltura può comunque riconoscere sull'intero suolo regionale, lo stato di calamità, già solo basandosi sulle segnalazioni ricevute dalla stragrande maggioranza dei comuni sardi, ma serve che la questione sia rappresentata nel suo insieme dalla Giunta regionale, non come questione parziale ma come una priorità economica e sociale, come si fa per una grave crisi industriale».
«In conclusione, una iniziativa della regione potrebbe portare pur all’interno di questi vincoli ad un aiuto attraverso la strada dei voucher per l'acquisto di foraggi nelle aziende zootecniche, qualora tale percorso non cumuli il valore dei foraggi acquistati, con aiuti de minimis, oltre il plafond stabilito per legge».
|