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26 giugno 2007
Il modello Sardegna per la tutela del paesaggio
Legambiente ha chiesto alle Regioni d'Italia di seguire espressamente l'esempio della Sardegna per la salvaguardia e tutela del paesaggio

CAGLIARI - Legambiente ha chiesto alle Regioni d'Italia di seguire espressamente l'esempio della Sardegna, la cui Giunta regionale - con il Piano paesaggistico approvato secondo i contenuti della Convenzione europea del paesaggio - ha mostrato tutte le potenzialità del nuovo strumento. L'occasione è arrivata a Roma, alla presentazione del dossier sulla valorizzazione e tutela della risorsa paesaggistica.
I responsabili di Legambiente hanno lanciato un grido d'allarme sull'immenso patrimonio di bellezza, natura e arte, sul genio urbanistico e architettonico del nostro Paese che rischiano di scomparire tra colate di cemento e la posa di mattoni, case e capannoni, infrastrutture realizzate con la solita, vecchia concezione di un'idea di sviluppo che mette al primo posto il consumo incontrollato del territorio.
Secondo l'associazione ambientalista, negli ultimi decenni in Italia è avvenuto un processo di diffusione insediativa e di occupazione del suoli senza paragoni nella storia, che ha interessato la gran parte delle aree pianeggianti, delle periferie urbane e purtroppo larga parte del territorio costiero. Il paesaggio deve invece essere la carta fondamentale dello sviluppo che l'Italia deve sapersi giocare per guardare con ottimismo al futuro. E le sfide della globalizzazione nei mercati internazionali si basano sempre di più sulla capacità di saper valorizzazione il territorio.
Il Piano paesaggistico della Sardegna - che riguarda per ora tutto il territorio costiero, ma che verrà completato entro l'estate anche con gli ambiti interni - mostra una strategia chiara: la tutela di tutte le aree libere, la riqualificazione delle aree urbane, dei centri turistici e la promozione delle attività produttive e portuali.
Il ministro dei Beni culturali, Francesco Rutelli, ha concluso i lavori del convegno annunciando la fase di avvio della riforma del Codice dei beni culturali e del paesaggio, un disegno di legge in materia paesaggistica già all'esame del Parlamento, che prevede pene più severe nei confronti di chi commette atti vandalici e abusi ai danni del paesaggio. Infine, ha confermato che saranno rafforzati i presìdi sul territorio.
Molte Regioni sono ancora senza piani, norme o censimenti. Occorre sanare gli effetti delle tante trasformazioni, della colonizzazione sconnessa e dell'occupazione del suolo per fermare il degrado ambientale dei tanti paesaggi italiani. Per perseguire nuove politiche urbane, si guarda alla Sardegna come a un modello da imitare per tutelare l'ambiente.
Nella foto la baia di Porto Conte ad Alghero
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