Red
27 marzo 2018
Applausi per l´architetto del diavolo
Successo al Teatro verdi di Sassari per il concerto del violinista tzigano Roby Lakatos, protagonista della rassegna I grandi interpreti della musica 2018

SASSARI - Grande successo al Teatro Verdi di Sassari per il concerto del violinista tzigano Roby Lakatos, protagonista insieme al suo quartetto dell'ultimo appuntamento della rassegna “I grandi interpreti della musica”, organizzata dalla Cooperativa Teatro e/o musica. Lakatos, autentico fenomeno del concertismo internazionale, conosciuto anche come “l'archetto del diavolo”, ha coinvolto il pubblico in un concerto costruito su virtuosismi musicali ed un contatto diretto con il pubblico. Capelli crespi, baffi all'insù e look sgargiante, Lakatos ha proposto al Verdi dodici applauditissimi brani, affrontando i generi musicali più disparati da “Oblivion” di Piazzolla al repertorio russo, passando per le composizioni dello stesso Lakatos con un omaggio all’Italia. Accompagnato dai suoi quattro talentuosi strumentisti, l'artista non ha deluso le aspettative del pubblico in un viaggio dal ritmo pirotecnico in cui l'inconfondibile stile zigano si è mescolato ad altri generi di musica. Il concerto proposto al Verdi, dal titolo “Fire Dance” (“Danza infuocata”), ha travolto con energia contagiosa il pubblico presente in sala e si è concluso tra calorosi applausi ed una lunga sequenza di bis.
Venerdì 6 aprile, la stagione proseguirà con un ritorno: dopo il successo del 2011, salirà per la seconda volta sul palco del Verdi il grande pianista Ramin Bahrami, in duo con uno dei nomi più eclettici del jazz, il pianista Danilo Rea. La serata, che si preannuncia come una delle più attese della stagione, vedrà impegnati sul palco i due musicisti che rileggeranno ed interpreteranno, ognuno nel suo personalissimo stile, i temi Bachiani. Bahrami, uno dei pianisti più famosi del mondo, celebre soprattutto per il suo amore per la musica di Bach, ha inciso insieme a Rea, grande pianista improvvisatore, l'album “Bach is in the air”, dove si realizza una sintesi musicale inedita. Rea unisce il suo linguaggio jazzistico alle versioni originali di Bahrami: una rivisitazione che mette in luce lo spirito contemporaneo della musica del grande compositore tedesco e che apre un nuovo canale di ascolto per gli ascoltatori abituati ad altri stili.
Protagonista della serata di venerdì 13 sarà una stella nascente del concertismo nazionale: Filippo Gorini, giovane pianista italiano e reduce da un prestigioso concerto al palazzo del Quirinale, che eseguirà brani di Schumann, Chopin, Bach e Beethoven. A soli ventidue anni, Gorini è considerato uno dei talenti più interessanti della nuova generazione di pianisti. La vittoria al concorso “Beethoven” gli ha aperto le porte di un’attività concertistica internazionale che l’ha portato ad esibirsi in palcoscenici ambiti come il Konzerthaus di Berlino, il Gewandhaus di Lipsia, l’Herkulessaal di Monaco di Baviera, recentemente ha tenuto concerti a Mosca, Londra,Varsavia e Pechino. Appuntamento venerdì 20 con il tradizionale concerto dedicato ai giovani talenti sardi con i migliori allievi dei due conservatori sardi di Sassari e Cagliari. Una vetrina artistica importante ed ogni anno attesa dal pubblico che offre inoltre ai musicisti sardi l’occasione per esibirsi in un cartellone di affermati e acclamati artisti internazionali. Sempre venerdì 20, l'ultimo appuntamento della stagione sarà con un pezzo di storia della musica mondiale. Infatti, sul palco salirà il violinista Ivry Gitlis: la sua luminosa carriera iniziata nella prima metà del Novecento prosegue fino ai giorni nostri. Simbolo del grande concertismo classico, Gitlis non è solo un violinista, ma un filosofo ed un divulgatore della passione per la musica e per la la vita. Tutti i concerti avranno inizio alle 21.
Nella foto: un momento dello spettacolo
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