M.V.
25 novembre 2018
«Basta vittime e furia ideologica» 4 corsie, la battaglia contagia tutti
In sette giorni le firme sono già migliaia. Ma da qualche ora al presidio permanente aperto domenica scorsa proprio all´innesto della strada a 4 corsie, all´altezza di Olmedo, si aggiungono altri punti in centro città

ALGHERO - Migliaia di cittadini, giovani, lavoratori, imprenditori. A cui si uniscono giorno dopo giorno associazioni, consorzi vicinali, cooperative e aziende. Coinvolge tutti: pensionati, studenti, giovanissimi e nonni. La battaglia per ottenere il via libera alla strada a 4 corsie da Sassari ad Alghero contagia tutti.
In sette giorni le firme sono già migliaia. Ma da qualche ora al presidio permanente aperto domenica scorsa proprio all'innesto della strada a 4 corsie, all'altezza di Olmedo, si aggiungono altri punti in centro città. Un presidio fisso è aperto da sabato sera in largo San Francesco e nelle prossime ore sarà anche attivato un punto mobile che stazionerà in tutti i quartieri cittadini.
L'obbiettivo è chiaro. Dare valore ad una rivendicazione non solo giusta, ma scontata e semplice. Ci sono a disposizione 125 milioni di euro per realizzare la strada ma la farraginosa macchina burocratica unita alla furia ideologica rischia di mettere a serio rischio il completamento dell'arteria. Per buona pace della sicurezza e delle vittime che in questi anni hanno visto il loro nome sulle lapidi di cui è disseminata la Strada dei Due Mari.
Firmare per dire si al Referendum popolare, ma soprattutto dare valore alla recriminazione degli algheresi. Dopo le parole del vicepremier leghista Salvini, infatti, la situazione è tanto chiara quanto pericolosa: c'è il serio rischio che prevalgano i no, con tutto quello che ne conseguirebbe in termini economici e turistici. Un questione che solo il Governo può e deve risolvere, per non vanificare gli sforzi fatti in passato per assicurare il finanziamento dell'opera.
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