Mariangela Pala
3 giugno 2019
Trentotto canoe per l’impresa ambientale sul rio Mannu
Trentotto canoe in fila lungo un percorso insidioso di due chilometri e mezzo per lanciare un messaggio di allarme e di tutela ambientale. Così i volontari hanno partecipato alla discesa ecologica lungo il rio Mannu

PORTO TORRES - Trentotto canoe in fila lungo un percorso insidioso di due chilometri e mezzo per lanciare un messaggio di allarme e di tutela ambientale. Così i volontari hanno partecipato alla discesa ecologica lungo il rio Mannu, corso d'acqua che sfocia nel Golfo dell’Asinara, manifestazione organizzata dal Lions Club Porto Torres per sensibilizzare le istituzioni sullo stato di inquinamento in cui versa.
L'obiettivo dell’evento è stato quello di risvegliare l'interesse di tutta la popolazione e stimolare la scoperta di un bene comune violato da rifiuti di ogni genere che hanno compromesso la sua salute. Oltre 40 sportivi e non, a bordo di canoe e kayak, hanno attraversato il fiume documentando con fotografie e video il percorso e le sue criticità con l'intento di valorizzarlo e difenderlo.
La partenza alle 9,30 nella località “terzo ponte” del rio Mannu, poi fino alla foce attraversando il ponte Romano e le bellezze naturalistiche, percorrendo il tratto fluviale dove non mancano gli ostacoli e le difficoltà tra zone interrate e detriti presenti più a monte, un’area invasa da rifiuti e vegetazione. All'arrivo, presso la foce del fiume si è tenuta una cerimonia di consegna delle medaglie celebrative, con la partecipazione anche di Leda Pupa, coordinatrice del governatore del distretto del Lions.«Ci siamo sempre occupati di mettere in luce quanto c'è di bello nel nostro territorio e di risvegliare le coscienze - ha detto Vincenzo Carcangiu, presidente Lions Porto Torres - vogliamo far capire ai cittadini e agli enti che questo fiume deve tornare al centro dell'attenzione».
* foto di Angelo Dedola
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