Un progetto di recupero del patrimonio musicale di Pino Piras a trent’anni dalla sua scomparsa unisce due generazioni artistiche, rappresentate da Claudia Crabuzza e Pietro Ledda, in uno straordinario incontro che guarda lontano
ALGHERO - Un progetto di recupero del patrimonio musicale di Pino Piras a trent’anni dalla sua scomparsa unisce due generazioni artistiche in uno straordinario incontro che guarda lontano. Due concerti in Catalogna per il debutto, questo fine settimana, quello di oggi (sabato) a Calella, nell'ambito degli eventi della Fira in cui Alghero è ospite
[LEGGI], poi ad Alghero, venerdì 27 settembre, per la festa di Sant Miquel, e tante esibizioni live, la trasposizione in un disco del lavoro di cucitura di due talenti algheresi.
L’incontro arriva da lontano, da tante collaborazioni estemporanee avvenute in questi anni. Il progetto prende il nome da una ricorrenza, “Trent’anys (1989-2019) recordant Pino Piras”, voluto da Claudia Crabuzza con Pietro Ledda, autentico protagonista della tradizione folk algherese. L’omaggio a Piras comprende la riscoperta di diversi inediti e la riproposizione delle più belle canzoni dell’autore ed intellettuale algherese più amato.
La veste è quella che più ricorda il sapore degli anni più caldi della canzone popolare algherese, cioè quella delle esibizioni dal vivo con voce e chitarra, mandolino e viola. Ledda è colui che ha lavorato con Pino Piras più assiduamente, partecipando all’incisione di due dischi ed accompagnandolo spesso nei concerti. La sua presenza nel progetto di Crabuzza è un ritorno alle origini, nel solco di una tradizione che si vuole recuperare.
Nella foto: Claudia Crabuzza e Pietro Ledda