Red
15 gennaio 2020
Successo per Natale e Capodanno ortodosso
Straordinario successo a Cagliari per il Gran concerto del Natale e Capodanno ortodosso, con la band bielorussa “Marou” ed il tocco di classe dei musicisti docenti del Conservatorio di Cagliari, alla presenza dell’Arcivescovo Giuseppe Baturi

CAGLIARI – Domenica, Cagliari è stata teatro di un pomeriggio magico di musica, con l’incontro fra gli artisti bielorussi del Complesso Msrou e l’ensemble formato da alcuni musicisti docenti del locale Conservatorio. Emozioni, nostalgia, grande partecipazione di pubblico con Auditorium del Conservatorio al gran completo, con i suoi oltre 800 posti tutti occupati e centinaia di persone fuori che non hanno trovato posto, il “Gran concerto per il Natale e Capodanno ortodosso”, giunto all'ottava edizione è una tradizione della città, che unisce la diaspora e la comunità locale e che ogni anno conquista un pubblico sempre maggiore. La sala gremita ha accolto con grande calore ed affetto i saluti dell’arcivescovo Giuseppe Baturi, giunto alla prima settimana della sua missione pastorale nel capoluogo sardo, con un intervento che ha scaldato i cuori dei presenti. Sono seguiti i saluti del parroco della Chiesa ortodossa ucraina, russa, bielorussa del Patriarcato di Mosca Nikolay Volskyy (con sede nella chiesa di Nostra Signora della Speranza in Castello), del parroco della Chiesa ortodossa romena del Patriarcato di Bucarest Ioan Agape (con sede nella chiesa del Santo Sepolcro in Marina) e don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana e parroco di Sant’Eulalia, che ha sottolineato il dialogo e la collaborazione con le chiese dell’Europa Orientale in generale ed in particolare, nell’ultimo anno, con quella bielorussa.
Anche le autorità civili hanno voluto essere presenti con i loro saluti, a testimonianza dell’importante valore sociale, che la grande comunità proveniente dai paesi slavi e post-sovietici svolge nella società sarda. Infatti, sono tante le lavoratrici che assistono gli anziani appartenenti a questa diaspora e che sono parte integrande della società sarda. A portare i saluti, il vicepresidente del Consiglio regionale Piero Comandini, il vicesindaco di Cagliari Giorgio Angius, il sindaco di Guasila Paola Casula (in rappresentanza dell’Anci Sardegna), il prorettore dell’Università degli studi di Cagliari Micaela Morelli. Infine, Zhanna Sotnik,lavoratrice proveniente dall’Ucraina referente della biblioteca “Rodnoe Slovo” di Cagliari, a nome di tutta la diaspora proveniente dai paesi slavi, ha portato a tutti i presenti gli auguri della comunità immigrata. La collaborazione istituzionale fra il “Conservatorio Giovanni Pierluigi da Palestrina” ed il Consolato onorario bielorusso in Cagliari, con il sostegno della Fondazione di Sardegna, ha reso possibile la tenuta del tradizionale “Gran concerto” nella nuova location dell’Auditorium del Conservatorio ed è stato proprio il direttore del Conservatorio e padrone di casa Giorgio Sanna ad aprire la manifestazione con un caloroso saluto, in questa che nelle intenzioni rappresenta sola la prima delle possibili iniziative che verranno messe in campo nell’ambito della collaborazione appena avviata.
Applauditissima l’esibizione del complesso bielorusso “Marou”, proveniente da Brest, composto da Yana Butskevich Dziadok (voce), Yauheni Lukyanchyk (sassofono e clarinetto), Vasili Rechkin (basso e chitarra), Raman Marchuk (tastiere), Ilya Tserashchuk (percussioni), rafforzato dall’inserimento di Tatsiana Syravezhkina, musicista bielorussa residente da tempo in Sardegna, al salterio slavo. Musiche della tradizione slava reinterpretate con ritmi suadenti e moderni. Da sottolineare, la partecipazione straordinaria di un ensemble formato da alcuni musicisti docenti del Conservatorio di Cagliari: Alessandro Diliberto (pianoforte), Massimo Ferra (chitarra), Massimo Tore (contrabbasso), Roberto Migoni (batteria), Luigi Lai (launeddas), ha regalato nuove emozioni e garantito un ulteriore tocco di classe al concerto, un contributo musicale molto apprezzato dal pubblico. Il pezzo finale, che ha visto sul palco tutti gli undici artisti sardi e bielorussi protagonisti della serata, con l’esecuzione di “Katiusha”, è stato un regalo accolto dal pubblico con un'ovazione. Lo spettacolo, come nelle ultime due edizioni, è stato presentato da Emilia Canto. «Questa esperienza di grande successo – dichiarano gli organizzatori - è uno stimolo, affinchè si possano ripetere in futuro, le splendide contaminazioni musicali regalate dall’esibizione dei virtuosi musicisti docenti del Conservatorio Diliberto, Ferra, Tore, Migoni e Lai, non solo in Sardegna, ma anche in Bielorussia e nei Paesi dell’Europa orientale. Il Gran concerto per il Natale e Capodanno ortodosso e di rito orientale rientra nell’ambito del Progetto “Rete per la conoscenza e aggregazione” dell’Associazione Cittadini del mondo onlus–Biblioteca “Rodnoe Slovo” (all’Oratorio della Parrocchia di Sant’Eulalia), con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Nella foto:un momento del concerto
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