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Red 10 aprile 2020
Sennori blocca la sperimentazione del 5G
Un’ordinanza del sindaco Nicola Sassu vieta test ed installazioni dei nuovi impianti nel territorio comunale: «È compito del sindaco, in qualità di ufficiale del Governo e massima autorità sanitaria locale, fronteggiare la minaccia di danni gravi e irreversibili per i cittadini, assumendo ogni misura e cautela volte a ridurre e, se possibile, eliminare l’inquinamento elettromagnetico e le emissioni prodotte, e i conseguenti rischi per la salute della popolazione»
Sennori <i>blocca</i> la sperimentazione del 5G

SENNORI - Vietata la sperimentazione e l'installazione della tecnologia 5G nel territorio del Comune di Sennori. Lo stabilisce un’ordinanza emanata ieri (giovedì) dal sindaco Nicola Sassu che, in mancanza di studi scientifici che comprovino la non pericolosità per la salute umana e per l’ambiente delle microonde e radiofrequenze dei sistemi di comunicazione di quinta generazione (il cosiddetto 5G), blocca preventivamente qualunque tipo di diffusione della nuova tecnologia nel territorio di pertinenza comunale.

«È compito del sindaco, in qualità di ufficiale del Governo e massima autorità sanitaria locale, fronteggiare la minaccia di danni gravi e irreversibili per i cittadini, assumendo ogni misura e cautela volte a ridurre e, se possibile, eliminare l’inquinamento elettromagnetico e le emissioni prodotte, e i conseguenti rischi per la salute della popolazione - spiega Sassu - Sulla tecnologia 5G non c’è ancora chiarezza riguardo ai rischi per la salute umana che questo nuovo sistema di comunicazione potrebbe comportare. Per questo ritengo indispensabile usare la massima prudenza. Per questo, l’ordinanza vieta la sperimentazione e l’installazione di qualunque impianto legato al 5G nel nostro territorio».

A giustificazione del divieto, nell’ordinanza sono riportate numerose motivazioni ispirate alla prudenza e basate sugli allarmi lanciati dal mondo scientifico riguardo all’utilizzo del 5G, ritenuto un sistema ancora poco chiaro e conosciuto nelle sue possibili interazioni con la salute umana. A supporto sono citati anche autorevoli interventi e pareri come quello dell’Istituto superiore della sanità, che nel Rapporto Istisan 19/11 dichiara che l'International agency for research on cancer ha classificato i campi elettromagnetici delle radiofrequenze come possibili cancerogeni per l’uomo.

«Le radiofrequenze utilizzate nella tecnologia 5G hanno mostrato in molti studi animali una non trascurabile tossicità legata ad effetti biologici, ed in particolare sul Dna, in grado di indurre tumori ed alterazioni di diversi apparati (riproduttivo, metabolico, sistema nervoso)», è spiegato nell’ordinanza. Inoltre, «il 5G è reputato particolarmente pericoloso per il numero straordinariamente elevato di antenne pianificate, l'altissima energia di uscita utilizzata per garantirne la diffusione, le frequenze straordinariamente alte, le apparenti interazioni di alto livello della frequenza 5G sugli ioni, compresi i gruppi responsabili delle pompe ioniche cellulari».



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