Red
25 aprile 2020
Porto Torres celebra la Liberazione
Cerimonia in forma ristretta in Piazza Caduti 9 settembre 1943. Il sindaco Sean Wheeler ed il presidente del Consiglio comunale Gavino Bigella hanno deposto la corona d’alloro per ricordare le vittime della Seconda guerra mondiale e dell´oppressione nazifascista

PORTO TORRES - Si è svolta questa mattina (sabato), in Piazza Caduti 9 settembre 1943, la cerimonia per il 75esimo anniversario della Liberazione. Il sindaco Sean Wheeler ed il presidente del Consiglio comunale Gavino Bigella, in rappresentanza di tutto il Consiglio, hanno deposto una corona d'alloro per ricordare le vittime della Seconda guerra mondiale e dell'oppressione nazifascista. Presente anche una ristretta delegazione formata da Polizia locale, Compagnia barracellare e Cisom.
«L’Amministrazione comunale non ha voluto mancare questo appuntamento. È un appuntamento con la storia, con la nostra storia. È una giornata di ricordo e di riflessione – ha sottolineato il primo cittadino – e in quest’anno segnato della pandemia di CoronaVirus lo è ancora di più. Oggi, commemoriamo la liberazione dalla morsa del Nazifascismo. Un'epoca in cui l'Europa litigava, il mondo litigava. Non possiamo permettercelo, e lo abbiamo capito tutti. Dobbiamo stare uniti. Attendere, certo. Usare la nostra pazienza, il nostro amore verso il prossimo. Rispettare lo Stato e le decisioni che vengono prese per il bene di tutti. E soprattutto per tornare, al più presto, ad abbracciarci o stare insieme».
«Allora – prosegue Wheeler - c’erano gli eroi partigiani come Giuseppe Migheli, unico partigiano portotorrese caduto nella Guerra di Liberazione, la cui vicenda è riemersa anche grazie al minuzioso lavoro di ricerca dell'appassionato di storia Moreno Nocco. Ci sono poi i militari morti, come i marinai della Corazzata Roma e dei Cacciatorpedinieri Vivaldi e Da Noli, che riposano nel mare del golfo dell’Asinara». Inoltre, il sindaco ha voluto rivolgere un pensiero a chi ha perso la battaglia contro il Covid-19: «Ci sono migliaia di morti, in molti casi i nostri anziani, nonni e nonne, che per primi, inconsapevoli, hanno contratto il virus e non ce l'hanno fatta. Anche la nostra città li piange e li ricorda, in questa giornata speciale, nella ricorrenza della Liberazione d’Italia».
Nella foto: un momento della cerimonia
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