Red
2 giugno 2020
Ruba nel market dove lavora: pizzicato ad Olbia
L’esito di un’indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Olbia centro, coordinati dal Reparto Territoriale di Olbia, ha portato a deferire in stato di libertà un 52enne, dipendente di un supermercato di Olbia che, con regolarità, sottraeva merce dal negozio

OLBIA - L’esito di un’indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Olbia centro, coordinati dal Reparto Territoriale di Olbia, ha portato a deferire in stato di libertà un 52enne, dipendente di un supermercato di Olbia che, con regolarità, sottraeva merce dal negozio. È stato uno dei militari, libero dal servizio, a notare l’uomo in atteggiamenti non chiari.
I Carabinieri hanno quindi deciso di approfondire la situazione ed avviare un'attività di osservazione che, dopo ripetuti appostamenti, ha consentito di accertare che l’uomo, in modo sistematico, utilizzando l’uscita secondaria, portava scatole e buste dal punto vendita verso la propria macchina. I militari hanno documentato che il 52enne si impossessava dei prodotti arrivando con largo anticipo a lavoro, già dalle primissime ore del mattino, in modo da aver tutto il tempo necessario per selezionarli e nasconderli, trasferendoli all’esterno su dei carrelli e simulando di dover buttare dei rifiuti, per poi nasconderli nella propria auto quando si trovava fuori del raggio d’azione delle telecamere di sicurezza del supermercato.
Dopo aver raccolto tutti gli elementi necessari, i Carabinieri sono intervenuti fermando l’uomo mentre si allontanava al termine del turno di lavoro. Nell'auto, sono state trovate le buste ed alcune scatole contenenti merce di vario genere (alimentari e no-food) per un valore superiore ai 200euro, chiaramente parte dell’assortimento del negozio. Gli stessi tipi di prodotti sono stati trovati anche nell’abitazione, sottoposta successivamente a perquisizione. Per l’uomo, oltre ad aver causato forti danni economici ed aver collezionato una denuncia in stato libertà all’Autorità giudiziaria competente nella Procura della Repubblica di Tempio Pausania, che ha coordinato le indagini, è venuto meno il rapporto di fiducia con l’azienda, che ne ha disposto l’immediato licenziamento.
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