Red
14 giugno 2020
Filiera della pesca: controlli nel nord Sardegna
Si è conclusa questa mattina un’intensa attività effettuata in tutto il nord Sardegna, sotto il coordinamento del quindicesimo Centro di controllo pesca della Direzione marittima di Olbia al comando del capitano di Vascello Maurizio Trogu, per verificare il rispetto della normativa in materia di tracciabilità e rintracciabilità nell’ambito della filiera della pesca a tutela del consumatore finale

OLBIA - Si è conclusa questa mattina (domenica) un’intensa attività effettuata in tutto il nord Sardegna, sotto il coordinamento del quindicesimo Centro di controllo pesca della Direzione marittima di Olbia al comando del capitano di Vascello Maurizio Trogu, per verificare il rispetto della normativa in materia di tracciabilità e rintracciabilità nell’ambito della filiera della pesca a tutela del consumatore finale. L'attività di controllo ricade in una più ampia missione operativa disposta da parte del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto–Guardia costiera su tutto il territorio nazionale, denominata “Specific control and inspection programme 2020”, che prevede l’effettuazione di missioni navali, aeree e terrestri, comprese quelle che prevedono lo scambio di ispettori con altri Stati membri, da eseguirsi sotto il coordinamento dell’European fisheries control agency, l'Agenzia europea per il controllo della pesca con sede a Vigo, in Spagna.
Nell’ambito dei controlli in mare, è stato previsto l’impiego della motovedetta d’altura Cp273 della Capitaneria di porto di Olbia, con a bordo un’aliquota di ispettori qualificati che, nel corso di settantadue ore di attività operativa, hanno sottoposto ad ispezione quattordici unità da pesca in tutta l’area Pesca del nord Sardegna (da Punta Tangone a Capo Monte Santu). Al termine dell’attività, che ha previsto controlli a pescherecci, centri di ingrosso di prodotto ittico, supermercati, pescherie e veicoli commerciali frigoriferi, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di circa 9.500euro, nonché posti sotto sequestro attrezzi da pesca non consentiti: reti con maglie non conformi alle dimensioni previste che impediscono così la selezione del prodotto ittico catturato ed il rispetto delle taglie minime imposto dalle vigenti normative.
Inoltre, nel corso dell’operazione è stato controllato un mezzo commerciale in fase di sbarco nel porto di Olbia proveniente da Civitavecchia a cui a seguito di accurata ispezione sono stati posti sotto sequestro undici esemplari di tonno rosso per un peso complessivo di circa 1500chilogrammi di prodotto ittico risultato sprovvisto delle previste informazioni relative alla tracciabilità del pescato. Infatti, la cattura di questa pregiata specie bersaglio è consentita ad un numero ristretto di unità in possesso di apposita licenza ed è vigilata secondo un rigido sistema di controllo normativo previsto, tra l’altro, dall’Unione europea, che ha adottato misure restrittive, in linea con le leggi internazionali, per regolamentarne le catture negli Stati membri.
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