Marcello Moccia
24 febbraio 2004
Le Olimpiadi di Pechino 2008 il sogno della velocista di Alghero
L´atletica sarda sembra aver trovato l´erede di Anna Rita Angotzi. E´ Maria Aurora Salvagno, algherese che festeggerà i suoi 18 anni il prossimo 3 marzo

La velocista continua a vincere, conquistando titoli su titoli. In cronologico ordine di tempo l´ultimo è quello italiano giovanile indoor nei 60 metri, corsi ad Ancona in 7.55. Proprio il record sardo della Angotzi, conseguito nel 1985 a Genova con la maglia dell´Atletica Oristano, ha vacillato: per quattro centesimi la giovane del Cus Sassari non è riuscita a strappare il primato regionale. Ma
siamo solo agli inizi, e la Salvagno sembra avere le idee chiare. Sabato scorso a Genova si è classificata quinta nei campionati italiani assoluti. Terzo posto in batteria (7.59), quarto in semifinale (7.63) e quinto posto nella finale (7.66) vinta da Manuela Levorato, bronzo quest´ultima nei 100 e 200 metri nei campioanti europei di Monaco di Baviera 2002. L´atletica diventerà il suo lavoro, magari entrando in un gruppo sportivo, come le Fiamme Gialle o l´Esercito.
La velocista del Cus Sassari è davvero decisa. Dopo Genova il prossimo obiettivo sono i mondiali juniores di Grosseto a luglio. L´anno scorso ha preso parte ai mondiali juniores a Sheerbroke in Canada. Il sogno Olimpiadi per ora resta nel cassetto, anche se la voglia di correre in una gara dei Giochi più importanti al mondo è tanta. Si spera, anzi si punta a Pechino 2008. Atene 2004 sembra impossibile. L´unico spiraglio sarebbe arrivarci con la staffetta. Chissà che il sogno non diventi realtà. Intanto la strada è lunga. A metà febbraio, causa nevicata in Grecia - sembra un paradosso, ha dovuto rinunciare a vestire la maglia azzurra insieme ad altri sette atleti in occasione dei campionati nazionali greci, ad Atene. Tanti impegni che non la distraggono, però, da un altro traguardo, diverso da quello posto alla fine del rettilineo dei 60 o dei 100. Si chiama diploma
all´istituto tecnico turistico e arriverà nel 2005. Poi si iscriverà all´ Università. Fidanzata con Antony, che nel frattempo sta per diventare tecnico sempre nel mondo dell´atletica, ha mossi i primi passi in questo sport con la Gymnasium Alghero. Poi, tre anni fa, il salto al Cus Sassari: due stagioni da allieva e ora la prima da junior. Aurora è sempre seguita dal suo allenatore Marco Ciccarella, che lavora anche con l´Atletica Olbia. “In gara è una guerriera”, dice di lei il suo tecnico, “sta crescendo bene. Anche grazie alla sua modestia: riesce a imparare dalle sconfitte e non si
esalta alle vittorie”. Ama le gare: “I suoi migliori risultati arrivano nelle competizioni”, spiega Ciccarella, “i suoi personali li ha realizzati in grandi appuntamenti, come i mondiali ed europei allievi e ora l´italiano ndoor giovanili”. Le sue qualità fisiche sono ancora da scoprire. “Ogni
anno progredisce, ha delle capacità che le permettono di esprimersi bene nella velocità pura, ma di andare forte anche in quella progressiva, come i 200. La vedrei bene pure nei 400”, spiega il suo allenatore. Ma Aurora predilige i 60 indoor e i 100 all´aperto, anche se è pronta a buttarsi anche in altre specialità. È questo lo spirito guerriero di Maria Aurora Salvagno, promessa della velocità sarda, erede dell´Angotzi. C´è da scommetterci.
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