Cor
6 agosto 2020
Piscina: caos a Maria Pia, contratto risolto
Nonostante le rassicurazioni degli ultimi mesi, precipita la situazione ad Alghero, tanto che l´Amministrazione comunale decide di rescindere il contratto con l’impresa Consorzio Stabile Alveare Network alla quale venivano consegnati i lavori il 13 novembre 2017. All'orizzonte un lungo contenzioso

ALGHERO - Precipita la situazione a Maria Pia. Dal novembre 2018, data in cui avrebbero dovuto concludersi i lavori, sono passati quasi due anni, ma la nuova piscina comunale non è ancora ultimata. Richieste di proroga, contenziosi, contestazioni, ritardi, mancati adempimenti agli ordini di servizio: l’Amministrazione sceglie una decisione drastica e decide di risolvere il contratto d’appalto per grave inadempimento contrattuale con l’impresa Consorzio Stabile Alveare Network alla quale venivano consegnati i lavori il 13 novembre 2017.
«Vogliamo che la piscina comunale venga ultimata, e il più in fretta possibile, non possiamo permetterci che diventi una incompiuta. Per questo motivo abbiamo fatto una scelta di forza, e la faremo ancora se dovessero ripetersi situazioni simili: proseguire senza certezze, come è stato fatto in questi anni, non è più sostenibile. Dobbiamo andare avanti ora con rapidità per ultimare l’appalto nel più breve tempo possibile», spiega il Sindaco Mario Conoci.
«L’Amministrazione - aggiunge l’Assessore ai Lavori pubblici Antonello Peru - adotterà d’ora in avanti la linea della fermezza nei confronti di atteggiamenti simili. Abbiamo la necessità di portare a termine i lavori nei tempi previsti compatibilmente con le variabili congrue delle tempistiche delle opere pubbliche, ma eviteremo il ripetersi di situazioni analoghe come quelle della piscina, dove si sono verificati gravi inadempienze».
Diversi sono i presupposti che hanno costretto il Settore Lavori Pubblici a firmare la determinazione dirigenziale con la quale si chiude il rapporto con l’impresa: richieste di perizia, proroghe dei termini, sospensioni, mancati adempimenti, violazioni. La lunga serie di sollecitazioni fatte recentemente non hanno sortito alcun esito, così come i tentativi esperiti dal Dirigente del settore per l’ottemperamento degli obblighi contrattuali.
«Da qui la decisione di chiudere il rapporto per ripartire con rinnovata energia. All’ultimazione dell’opera mancano circa 300 mila euro di lavori, una cifra relativamente piccola, ma la prospettiva, più che concreta, di vedere ancora allungarsi il raggiungimento del traguardo ha costretto l’Amministrazione a fare ciò che si sarebbe dovuto fare con coraggio negli anni scorsi» precisano dagli uffici di Porta Terra.
|