Red
26 novembre 2020
Femminicidi e reati spia: un anno in codice rosso
Nella provincia di Sassari, presi in considerazione i dati statistici relativi ai primi nove mesi del 2019 e lo stesso periodo di quest´anno, tutti i diversi reati considerati, sono aumentati

SASSARI - «La violenza di genere è un crimine odioso che trova il proprio humus nella discriminazione, nella negazione della ragione e del rispetto. Una problematica di civiltà che, prima ancora di un’azione di polizia, richiede una crescita culturale. E’ una tematica complessa che rimanda ad un impegno corale. Gli esperti parlano di approccio olistico, capace di coinvolgere tutti gli attori sociali, dalle Istituzioni, alla scuola, alla famiglia».
Con queste parole del capo della Polizia Franco Gabrielli, si apre la pubblicazione realizzata dalla Direzione centrale della Polizia criminale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. Un'annata non semplice, come indicato dai dati registrati, aggravata dalla condizione di lockdown.
Nella provincia di Sassari, presi in considerazione i dati statistici relativi ai primi nove mesi del 2019 e lo stesso periodo di quest'anno, tutti i diversi reati considerati, sono aumentati. Salgono da 112 a 122 gli atti persecutori (+ dieci), da 121 a 168 i maltrattamenti contro familiari e conviventi (+ quarantasette), da venticinque a ventisette le violenze sessuali (+ due) e gli omicidi (uno nel 2020, contro nessuno dell'anno precedente).
Nella foto: il capo della Polizia Franco Gabrielli
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