Praticamente nullo il coinvolgimento della città nonostante gli sforzi e gli investimenti (circa 100mila euro il budget). Decisamente scarsi i riscontri tra le associazioni: il 25° Cap d´Any passerà alla storia come il peggiore di sempre a causa delle restrizioni Covid
ALGHERO - Tutta colpa della pandemia. Così il 25° Cap d'Any passerà alla storia come il peggiore di sempre. Per gli algheresi, abituati ad eventi e manifestazioni di valore lunghi anche un mese, l'edizione su cui è calato il sipario in questi giorni andrà presto nel dimenticatoio col bollino "rosso". Praticamente nullo il coinvolgimento della città nonostante gli sforzi e gli investimenti delle poche associazioni che hanno potuto beneficiare dei contributi regionali, così il risultato finale non lascia ricordi in città: anche gli eventi in
streaming, infatti, non hanno raggiunto il grande pubblico come sperato, rimanendo confinati tra gli addetti ai lavori e nulla di più.
Fa flop il
Festivalguer, che nonostante la partecipazione di artisti blasonati non riesce ad entrare nelle case degli algheresi, ma un po tutti gli spettacoli hanno risentito di un clima surreale per la città di Alghero, abituata a Capodanno a ben altri palcoscenici. Ad illuminare l'edizione più buia e cupa che si ricordi a causa delle innumerevoli restrizioni
Covid e delle discutibili scelte organizzative, le proiezioni colorate sulle torri e sulle mura della città (non chiamatele video
mapping). Insomma, tutti contenti nel girare immediatamente pagina e guardare al futuro, ad iniziare dalla Fondazione Alghero, che si è limitata a concedere gratuitamente il teatro alle associazioni (Ex Pop Teatro, Spazio T e compagnia Teatro d’Inverno) senza poter investire risorse pubbliche nell’evento anche a seguito dell’esclusione dai fondi regionali della
Legge 7 [
LEGGI]. Proprio dal presidente Andrea Delogu arriva comunque «il ringraziamento alle associazioni che hanno contribuito alla realizzazione degli eventi».
Encomiabili anche gli sforzi di sindaco e assessore al turismo nel tentare di scorgere i lati positivi di un'edizione da dimenticare presto: «L’emergenza ci ha costretto a festeggiare con un tono diverso, ma Alghero ha saputo mantenere alta la qualità dell’offerta anche in questa occasione» ha sottolineato Mario Conoci, mentre per Marco Di Gangi «Alghero vuole riprendere il percorso interrotto partendo da questa edizione che ci lascia molti spunti sui quali lavorare. Siamo pronti a ripartire con il coinvolgimento delle nostre splendide realtà associative che rappresentano un valore unico sul puntare».